Bonus colonnine elettriche 2024, via alle domande per imprese e professionisti: i requisiti

Partite le richieste per il contributo fino al 40% delle spese di acquisto e installazione delle colonnine elettriche effettuate da imprenditori e professionisti

Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Riaperto lo sportello per fare richiesta del bonus colonnine elettriche. Fino alle 17 del 20 giugno 2024 imprese e professionisti possono chiedere l’incentivo per l’acquisto e l’installazione dei totem di ricarica dei veicoli sul portale di Invitalia, per una copertura del 40 per cento delle spese ammissibili, fino a un massimo complessivo di 375mila euro. La misura è finanziata dal Ministero dell’Ambiente con uno stanziamento di 87,5 milioni di euro.

Come funziona il bonus colonnine elettriche

Il bonus colonnine elettriche è valido fino a esaurimento delle risorse per le spese effettuate dopo il 4 novembre 2021 tramite fatturazione elettronica. Il contributo è destinato all’acquisto e ai lavori per la realizzazione di infrastrutture di ricarica, tra le quali l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio (qui avevamo parlato del via alle domande del bonus colonnine 2024 per i privati).

Le colonnine oggetto di agevolazione devono essere nuove di fabbrica, con potenza nominale almeno pari a 7,4 kW, che garantiscano almeno 32 Ampere per ogni singola fase, sul territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari, oltre a rispettare i requisiti di conformità previsti dalla legge.

Il contributo copre fino a un massimo del 10% la connessione alla rete elettrica e per la stessa percentuale le spese di progettazione, di sicurezza, collaudi e direzione dei lavori.

L’incentivo è corrisposto soltanto una volta per ogni beneficiario e non è cumulabile con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubbliche concesse per le stesse spese.

Sulla piattaforma dedicata, Invitalia elenca i limiti massimi del bonus, relativi all’installazione di infrastrutture di ricarica in corrente alternata di potenza da 7,4 kW a 22kW inclusi, che possono arrivare fino a un tetto di 2.500 euro per ogni wallbox con un solo punto di ricarica e fino a 8mila euro per le colonnine con due punti di ricarica.

Mentre per quanto riguarda le infrastrutture di ricarica in corrente continua, è previsto un tetto di 1000 euro/Kw fino a 50 Kw, di 50mila euro per ogni colonnina oltre i 50Kw e di 75mila euro oltre i 100 Kw.

A chi è rivolto

Il contributo è rivolto alle imprese che operano in Italia, di qualsiasi dimensione e settore, che rispecchino i seguenti criteri:

Tra i destinatari del bonus rientrano anche i professionisti in possesso di questi requisiti:

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