Bonus gas condomini di Arera, cos’è e come ottenere l’agevolazione

Il valore del bonus sociale gas è quantificato dall’Autorità e non è uguale ogni mese

Pubblicato: 19 Aprile 2024 12:01

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

A partire dal 1° gennaio 2024, dopo due anni di misure straordinarie per il suo potenziamento, la soglia di accesso al bonus sociale, che consiste in uno sconto sulla bolletta per le famiglie in difficoltà economica o fisica, è stata riportata a 9.530 euro per l’Isee, mentre per le famiglie numerose è di 20mila euro.

Tra questi bonus rientra anche quello per il gas, che può essere cumulato con il bonus elettrico e quello dell’acqua e spetta sia ai clienti direttamente titolari di un contratto di fornitura individuale, sia in relazione all’utilizzo di un impianto condominiale centralizzato alimentato a gas naturale (ad esempio, per il riscaldamento).

Come richiedere il bonus

Il cittadino o il nucleo familiare ha diritto al bonus se l’Isee non è superiore a 9.530 euro per famiglie con massimo 3 figli a carico e non è superiore a 20.000 euro per le famiglie numerose con almeno 4 figli a carico.

Con l’aumento del prezzo del gas in bolletta in questi mesi, sono diverse le famiglie che hanno deciso di fare domande per il bonus sociale. Il valore di quello legato al gas è fissato dall’Autorità e varia mensilmente. Lo sconto applicato sulle bollette varia a seconda della stagione, essendo più elevato durante i mesi invernali, quando il consumo di gas è maggiore, e più basso durante i mesi estivi, quando il consumo è ridotto. Questo meccanismo assicura bollette più leggere durante i mesi più freddi dell’anno.

Il valore del bonus dipende da diversi fattori:

Il valore dei bonus

Per analizzare il valore dei bonus, si può consultare la tabella sottostante che fornisce una guida per calcolare il valore del bonus sociale gas in base alla zona climatica, al numero di componenti del nucleo familiare e al tipo di utilizzo del gas.

Le zone climatiche sono identificate dalle lettere A/B, C, D, E e F. Queste zone sono determinate in base al clima dell’area geografica in cui si trova l’impianto di fornitura del gas. Ogni zona climatica ha un valore specifico per ciascuna delle seguenti situazioni: acqua calda sanitaria e/o uso cottura, solo riscaldamento, e acqua calda sanitaria e/o uso cottura combinato con riscaldamento. La tabella poi considera due categorie di famiglie: quelle con fino a 4 componenti e quelle con più di 4 componenti.

Il valore del bonus sociale varia a seconda di come il gas viene utilizzato dalla famiglia. Ad esempio, se una famiglia di 3 persone usa il gas solo per riscaldamento e si trova in zona climatica C, il valore del bonus sarà 69,16 euro. Se invece la stessa famiglia utilizza il gas sia per acqua calda sanitaria e cottura che per riscaldamento, il bonus sarà 75,53 euro. Ecco il dettaglio:

Nel 2023, i nuclei familiari che hanno ricevuto il bonus sociale gas grazie a un’attestazione Isee compresa tra 9.530 e 15.000 euro e che avevano meno di 4 figli hanno ricevuto un bonus ridotto pari all’80% rispetto al bonus ordinario.

Poiché il bonus sociale gas viene erogato per un periodo di 12 mesi, nel 2024 i nuclei familiari che ancora beneficiano del bonus calcolato sulla base dell’attestazione Isee del 2023 (compresa tra 9.530 e 15.000 euro) riceveranno un importo pari all’80% rispetto al bonus ordinario.

La fornitura condominiale

La fornitura condominiale deve soddisfare requisiti specifici per quanto riguarda sia il gas naturale che l’approvvigionamento idrico.

Per la fornitura condominiale di gas naturale, il punto di riconsegna riportato nella bolletta del gas condominiale deve essere relativo a un condominio con unità abitative che utilizzano gas naturale per l’abitazione familiare. Inoltre, il gas deve essere impiegato per il riscaldamento domestico e la fornitura di gas deve essere attiva.

Per la fornitura condominiale idrica, questa deve essere attiva e il nucleo familiare deve essere intestatario di un contratto attivo di fornitura elettrica per uso domestico. Se il Gestore Idrico non ha identificato una fornitura idrica diretta intestata a un componente del nucleo familiare Isee, presume che il nucleo familiare usufruisca di una fornitura idrica condominiale solo se almeno un componente ha un contratto elettrico domestico.

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