Bonus elettrodomestici da 200 euro, i nuovi requisiti

Pubblicate in Gazzetta Ufficiale tutti i dettagli sul Bonus Elettrodomestici, tra voucher digitali e obbligo di smaltimento del vecchio apparecchio

Pubblicato:

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Sono finalmente state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le regole per il Bonus Elettrodomestici 2025. Il decreto, firmato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy insieme al Ministero dell’Economia, definisce le regole per l’acquisto di grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Ora si attendono i decreti attuativi con le scadenze e le modalità pratiche per presentare le domande.

Come funziona il bonus elettrodomestici

Il contributo copre il 30% del prezzo di acquisto, con un massimo di 100 euro a elettrodomestico. La soglia sale a 200 euro per le famiglie con Isee inferiore a 25.000 euro. Il bonus sarà erogato sotto forma di voucher da utilizzare direttamente nel punto vendita, che consentirà una riduzione immediata sul prezzo finale.

Condizione fondamentale per ottenere il bonus è lo smaltimento del vecchio elettrodomestico, che deve appartenere a una classe energetica inferiore rispetto al nuovo modello acquistato. Inoltre, è riconosciuto l’acquisto di un solo elettrodomestico a nucleo familiare.

Come ottenere il bonus

La richiesta avverrà attraverso un sistema a “click day“, al contrario di come era trapelato mesi fa: l’assegnazione dei voucher seguirà l’ordine cronologico di presentazione delle domande, fino all’esaurimento dei 50 milioni di euro stanziati dalla Legge di Bilancio. La procedura sarà digitalizzata: le richieste verranno gestite tramite una piattaforma di PagoPA, mentre a Invitalia spetteranno i compiti di verifica, controllo e rimborso ai venditori.

Il voucher è legato al codice fiscale del richiedente e e ha una durata limitata: allo scadere il codice sconto viene bloccato e la somma predisposta torna al fondo. I requisiti saranno controllati attraverso le banche dati Inps, per verificare reddito Isee, e i dati dell’Anagrafe nazionale per la composizione del nucleo familiare.

Dopo aver accettato il voucher e applicato lo sconto al cliente, sarà il rivenditore a richiedere il rimborso a Invitalia. Per ottenerlo, dovrà inviare la documentazione che prova l’avvenuto smaltimento corretto del vecchio elettrodomestico.

Come spendere il voucher

Per applicare il bonus, i negozianti dovranno registrarsi sull’apposita piattaforma ministeriale. Durante la registrazione, dovranno indicare il codice Ateco relativo alla vendita di elettrodomestici e dimostrare di essere iscritti al portale Raee per la gestione dei rifiuti elettronici.

Solo i venditori che completeranno questa procedura saranno inseriti in un elenco ufficiale, pubblicato sul sito del Ministero. I consumatori potranno consultarlo per verificare i punti vendita abilitati.

Quali elettrodomestici si possono acquistare

Il decreto stabilisce un elenco preciso dei sette tipi di grandi elettrodomestici che si potranno acquistare con il bonus, ciascuno con i propri requisiti minimi di efficienza energetica:

Restano quindi fuori dall’agevolazione tutti i piccoli elettrodomestici, come phon, ferri da stiro e condizionatori.

Le prossime scadenze

Mancano all’appello le date più attese, cioè i termini per presentare le domande; queste non sono ancora state definite e saranno comunicate con successivi decreti. L’attesa continua quindi per le famiglie e per gli operatori di settore, in vista di una misura che punta a coniugare il sostegno al potere d’acquisto delle famiglie con la transizione energetica e la competitività dell’industria nazionale.

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