Benché sulla carta non esista un bonus condizionatori inteso in senso stretto, è pur vero che è possibile utilizzare una serie di agevolazioni per installare i climatizzatori in casa. Scegliere la misura più adatta alle proprie esigenze dipende dall’intervento che si sta realizzando e dall’apparecchio che si ha intenzione di acquistare. Questo, sostanzialmente, è il motivo per il quale è necessario dare un’occhiata alle varie misure che sono operative in questo momento e individuare quella che è più adatta alle proprie esigenze.
Le agevolazioni fiscali a cui è possibile accedere con il bonus condizionatori permettono di ottenere delle detrazioni fiscali che oscillano tra il 50% ed il 70%, a seconda dell’intervento che si sta effettuando in casa.
Ma cerchiamo di capire meglio e addentriamoci nei vari strumenti messi a disposizione.
Indice
Bonus, condizionatori, quali misure sono a disposizioni
Come anticipato in apertura non esiste un bonus condizionatori in senso stretto. Per poter beneficiare delle detrazioni fiscali nel momento in cui si installano questi apparecchi è possibile accedere ad una serie di misure. Vediamo quali sono:
- bonus ristrutturazioni edilizie: permette di ottenere una detrazione Irpef del 50%;
- bonus mobili: 50%;
- ecobonus: 65%;
- superbonus: 70%.
Ogni singola misura ha delle caratteristiche diverse, con particolari massimali, al cui interno non sono contenute esclusivamente le spese sostenute per acquistare ed installare i condizionatori, ma tengono conto dei costi complessivi sostenuti dal contribuente per quel determinato intervento.
Bonus ristrutturazioni, copre il 50% della spesa per i condizionatori
Le famiglie hanno la possibilità di accedere al bonus condizionatori a seguito di una ristrutturazione o manutenzione straordinaria dell’immobile. L’agevolazione, in questo caso, spetta nel caso in cui dovessero essere installati dei condizionatori nuovi a pompa di calore, che permettono di ottenere un risparmio energetico.
Attraverso questa misura è possibile accedere ad una detrazione Irpef pari al 50% della spesa sostenuta, entro il limite massimo – per intero intervento – di 96.000 euro per immobile. La detrazione Irpef viene plasmata in dieci rate annuali di pari importo.
I condizionatori che vengono installati non devono essere necessariamente abilitati al riscaldamento invernale. Ma è necessario che venga rilasciato l’apposito attestato di conformità e il libretto d’impianto.
Bonus condizionatori, arriva anche con il rinnovo dei mobili
Il bonus mobili costituisce una valida alternativa per sostituire i condizionatori di casa. L’agevolazione, però, è strettamente legata ad un precedente intervento di ristrutturazione edilizia o di manutenzione straordinaria. Anche in questo caso è prevista una detrazione Irpef pari al 50% della spesa sostenuta per acquistare i mobili e il condizionatore, ma con un limite massimo di 5.000 euro.
Quando si ha intenzione di accedere al bonus mobili è necessario prestare la massima attenzione ad alcune condizioni. Nel dettaglio è obbligatorio:
- che la spesa venga sostenuta in concomitanza con una ristrutturazione straordinaria;
- la data di inizio dei lavori di ristrutturazione deve essere precedente rispetto a quella nella quale sono stati acquistati i condizionatori;
- la ristrutturazione deve essere stata effettuata l’anno precedente o quello in corso rispetto a quello nel quale si intende utilizzare il bonus mobili.
È importante, infine, sottolineare che la detrazione Irpef al 50% viene riconosciuta esclusivamente quando viene installato un condizionatore in classe energetica superiore (almeno A+) in occasione di una ristrutturazione edilizia straordinaria.
Come usufruire dell’Ecobonus al 65%
Il bonus condizionatori può rientrare all’interno dell’Ecobonus nel caso in cui il contribuente decida di sostituire una caldaia a gas con un climatizzatore che permette di evitare l’utilizzo del gas. Stiamo parlando, in altre parole, di un apparecchio che possa essere utilizzato per il raffrescamento ed il riscaldamento attraverso i radiatori.
L’Ecobonus permette di ottenere una detrazione Irpef del 65% della spesa sostenuta, entro il limite massimo di 46.154 euro, che deve essere suddivisa in dieci rate annuali di pari importo. Per poter accedere all’agevolazione è necessario ottenere l’asseverazione di un tecnico abilitato e la scheda informativa degli interventi che sono stati realizzati, dove devono essere riportati:
- gli importi dei costi sostenuti;
- il risparmio energetico ottenuto (tramite attestato di prestazione energetica);
- i dati catastali e personali di chi detrae la spesa.
È necessario che il nuovo condizionatore appartenga ad una classe energetica superiore (A+++). La detrazione fiscale spetta unicamente nel caso in cui il contribuente decida di acquistare un climatizzatore con pompa di calore utilizzabile sia per la climatizzazione estiva che invernale. Deve essere sostituito un vecchio impianto.
Il bonus condizionatore attraverso il superbonus al 70%
Attraverso il superbonus è possibile ottenere il bonus condizionatore. In questo caso la detrazione Irpef è al 70% sul costo sostenuto per acquistare o installare degli impianti di climatizzazione, anche quando prevedono la sostituzione dell’intero impianto.
I costi ammessi sono unicamente quelli effettuati all’interno di uno degli interventi trainanti del superbonus, come ad esempio l’isolamento delle superfici verticali o orizzontali, che vengono effettuati nei condomini. È necessario che l’installazione del condizionatore garantisca il miglioramento di due classi energetiche certificate attraverso l’Ape.
È possibile usufruire del bonus per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024. Sono agevolabili gli acquisti di:
- climatizzatore a basso consumo energetico;
- deumidificatore;
- pompa di calore.
Bonus condizionatore, come deve essere richiesto
Il bonus condizionatore deve essere richiesto attraverso la dichiarazione dei redditi, compilando nei tempi e nei modi previsti dalla normativa il Modello 730 o il Modello Redditi Pf.
Le spese devono essere dichiarate nella prima dichiarazione utile, ma le detrazioni vanno suddivise in dieci anni. Prima di inoltrare la dichiarazione dei redditi è necessario compilare la documentazione messa a disposizione dell’Agenzia delle Entrate. Il contribuente, inoltre, deve essere in possesso della seguente documentazione relativa all’acquisto:
- fattura di acquisto;
- ricevuta del bonifico.
Sarà necessario, inoltre, trasmettere i documenti in modalità telematica all’Enea – attraverso il portale ufficiale – entro e non oltre i 90 giorni relativi all’installazione e al collaudo.