I beneficiari dell’Assegno di inclusione sono 1,7 milioni di cittadini, suddivisi fra quasi 700.000 famiglie. L’importo medio incassato dai destinatari della misura è pari a 618 euro mensili. Il Supporto per la formazione e il lavoro ha interessato 96.000 persone. Si tratta degli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio statistico dell’Inps. L’arco temporale di riferimento del report parte dal primo mese di operatività per ciascuna misura: settembre 2023 per Sfl e gennaio 2024 per Adi. Rispetto al Rdc, gli importi odierni sono più alti ma il beneficio è incassato da molte meno persone.
La composizione dei nuclei familiari
Secondo il dato che emerge dallo studio, in 260.000 nuclei familiari sono presenti minori, in 239.000 sono presenti disabili, in 297.000 sono presenti persone di almeno 60 anni di età e in 6.000 ci sono persone in condizioni di “svantaggio” (senza fissa dimora, ex detenuti, persone affette da disturbi mentali, persone con dipendenze, eccetera).
Per quanto riguarda il solo Supporto per la formazione e il lavoro, i beneficiari tra settembre e dicembre 2023 erano 33.000. Il numero è salito a 93.000 tra gennaio e maggio 2024, per poi aumentare ulteriormente a giugno (96.000). Le domande accolte sono state per il 57% quelle di donne, il 50% dei beneficiari ha fra i 50 e i 59 anni.
Importo più alto del Rdc
Sempre secondo i dati Inps, a fine ottobre 2022 l’importo medio erogato ai percettori del Reddito di cittadinanza ammontava a 552 euro, ovvero -66 euro rispetto all’importo medio erogato ai beneficiari dell’Assegno di inclusione. Si ricorda che il Reddito di cittadinanza aveva un importo variabile in base al numero dei componenti del nucleo familiare: andava da un minimo di 453 euro per i nuclei costituiti da una sola persona a un massimo di 738 euro per le famiglie con cinque componenti.
Il Reddito di cittadinanza, a fine ottobre 2022 aiutava 1,16 milioni di famiglie per quasi 2,5 milioni di individui coinvolti. Molte più persone dell’Adi che attualmente, come detto, si ferma a 700.000 famiglie (-39,66%) e 1,7 milioni di individui (-32%).
Come funziona l’Assegno di inclusione
L’Assegno di Inclusione (Adi) è una misura di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale. Il beneficio economico decorre dal mese successivo a quello di sottoscrizione del Patto di attivazione digitale del nucleo familiare (Pad), in caso di esito positivo.
L’Adi è riconosciuto, dietro domanda, ai nuclei familiari che contengano un soggetto che ricade in almeno uno fra questi casi:
- minorenne,
- con almeno 60 anni di età,
- con disabilità,
- in condizione di svantaggio e inserito in un programma di assistenza.
I requisiti sono stringenti e partono da un Isee non superiore a 9.360 euro. Previsti poi una serie di altri requisiti reddituali e immobiliari.
Come funziona il Supporto per la formazione e il lavoro
Il Supporto per la formazione e il lavoro è una misura di inserimento nella vita produttiva finalizzato alla partecipazione a progetti di formazione, accompagnamento al lavoro, riqualificazione, politiche utili alla collettività e servizio civile universale.
È rivolto ai singoli componenti dei nuclei familiari che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 59 anni e che siano in possesso di determinati requisiti di cittadinanza (o soggiorno), economici e immobiliari. Fra i requisiti c’è quello di avere un Isee non superiore a 6.000 euro annui.