Autoliquidazione Inail 2023: chi paga ora (e a chi spetta lo sconto)

Autoliquidazione 2022/2023, le nuove istruzioni Inail per i pagamenti da effettuare a partire da febbraio: scadenze, rate e sconti riconosciuti quest'anno

Pubblicato: 12 Gennaio 2023 10:46

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

L’Inail ha fornito le nuove istruzioni operative relative all’autoliquidazione 2022/2023: la circolare n. 11838 del 29 dicembre 2022, in particolare, si riferisce ai pagamenti che i datori di lavoro sono tenuti ad effettuare a partire dal mese di febbraio. Con la stessa sono state precisate anche le scadenze, le modalità di accesso ai versamenti a rate e gli sconti riconosciuti per l’anno in corso.

Autoliquidazione Inail 2022/2023: le scadenze

Fermo restando il termine del 16 febbraio 2023 per il versamento del premio di autoliquidazione in unica soluzione o della prima rata in caso di pagamento rateale, il termine per la presentazione delle dichiarazioni delle retribuzioni effettivamente corrisposte nell’anno 2022 è stato fissato dall’Inail quest’anno al 28 febbraio 2023. I contributi associativi, invece, devono essere versati in unica soluzione entro il 16 febbraio 2023.

I datori di lavoro titolari di PAT (posizioni assicurative territoriali) devono presentare le dichiarazioni delle retribuzioni esclusivamente con i servizi telematici AL.P.I. online, che calcola anche il premio dovuto, e Invio telematico Dichiarazione Salari. Il numero di riferimento del premio di autoliquidazione 2022/2023 da indicare nel modello F24 è 902023.

I datori di lavoro del settore marittimo titolari di PAN (posizioni assicurative navigazione) devono trasmettere le dichiarazioni delle retribuzioni esclusivamente con il servizio online “Invio retribuzioni e calcolo del premio”. Il servizio calcola il premio dovuto e indica il numero di riferimento (di sei cifre) da riportare nel modello F24 per effettuare il pagamento. Tramite il suddetto servizio è possibile chiedere anche il certificato di assicurazione dell’equipaggio.

Premio di autoliquidazione e pagamento a rate: istruzioni per i datori di lavoro

Come accennato sopra, il premio di autoliquidazione può essere pagato, anziché in unica soluzione entro il 16 febbraio 2023, in quattro rate trimestrali , ognuna pari al 25% del premio annuale, dandone comunicazione direttamente con i servizi telematici previsti per la presentazione delle dichiarazioni delle retribuzioni. In questo caso sulle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi, calcolati applicando il tasso medio di interesse dei titoli di Stato per l’anno 2022 determinato dal MEF e pubblicato sul sito del Dipartimento del Tesoro, alla sezione “Debito pubblico > dati statistici > principali tassi di interesse”.

I datori di lavoro che presumono di erogare nell’anno 2023 retribuzioni per un importo inferiore a quello corrisposto nel 2022 (ad esempio per riduzione o cessazione dell’attività prevista nel 2023) devono inviare all’Inail entro il 16 febbraio 2023 la comunicazione motivata di questa scelta, avvalendosi del servizio Riduzione Presunto e indicando le minori retribuzioni che prevedono di corrispondere nel 2023.

L’Istituto può tuttavia avviare dei controlli e esprimersi in merito all’effettiva sussistenza delle motivazioni addotte, al fine di evitare il pagamento di premi inferiori al dovuto.

I servizi correlati all’autoliquidazione 2022-2023 saranno disponibili online su Inail.it a partire da:

Sul portale istituzionale Inail, comunque, sono stati inoltre pubblicati e messi a disposizione degli utenti i relativi manuali aggiornati, consultabili alla sezione “Servizi online – Istruzioni e manuali”.

Riduzioni del premio assicurativo Inail: a chi spetta lo “sconto”

L’Inail, nella sua circolare, ha anche fatto chiarezza su quelle che sono le riduzioni contributive che si applicano all’autoliquidazione 2022/2023. Nello specifico, nel rispetto della normativa vigente, sono stati comunicati:

Le riduzioni relative al Registro Internazionale e alle assunzioni di cui alla legge 92/2012 costituiscono aiuti di Stato. Pertanto requisito per la fruizione è che il beneficiario non rientri tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero (in caso di indebita fruizione l’importo sarà recuperato
con applicazione delle sanzioni).

Va specificato, inoltre, che se il contratto è trasformato a tempo indeterminato, la riduzione dei premi si prolunga fino al diciottesimo mese dalla data dell’assunzione del lavoratore con il predetto contratto a tempo determinato. Qualora l’assunzione sia effettuata con contratto di lavoro a tempo indeterminato, la riduzione dei premi spetta per un periodo di diciotto mesi dalla data di assunzione.

Le stesse riduzioni si applicano, nel rispetto del Regolamento UE n. 651/2014 (e prima del Regolamento CE n.800/2008), ai datori di lavoro che assumono donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea.

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