Le nuove aliquote Irpef 2025 aumenteranno le tasse per migliaia di lavoratori

Le due norme che hanno contribuito alla riforma delle aliquote Irpef, manovra e taglio del cuneo fiscale, aumenteranno per errore le tasse a migliaia di lavoratori

Pubblicato: 26 Novembre 2024 08:00

Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

L’Ufficio parlamentare di bilancio ha rilevato nella riforma delle aliquote Irpef del Governo, divisa tra manovra finanziaria e decreto fiscale, un problema. Nonostante abbia l’obiettivo di ridurre sia le tasse al ceto medio che il numero di aliquote Irpef, finisce infatti per creare sette scaglioni di fatto e aumentare le imposte per chi guadagna tra i 32mila e i 40mila euro.

La ragione è il modo in cui il Governo ha cambiato a livello tecnico il taglio del cuneo fiscale. Il taglio delle tasse ai redditi medio-bassi rimane infatti lo stesso in termini di quantità. Invece di scontare i contributi però, lo Stato agirà direttamente sulle imposte, ed è proprio questo dettaglio a creare problemi.

Come dovrebbero funzionare le aliquote Irpef

La prima parte della riforma sulle aliquote Irpef del Governo non cambia nulla rispetto al passato. L’esecutivo ha infatti solo reso strutturale, quindi di lungo periodo, una norma che aveva già approvato nel 2023, ma che era temporanea. Ci saranno d’ora in poi tre aliquote Irpef, escluse le esenzioni:

La seconda parte della riforma modifica il taglio al cuneo fiscale. Le tasse scontate ai lavoratori dipendenti rimangono uguali in quantità.

Quello che cambia è da dove provengono questi sconti. In passato si trattava di contributi, a cui lo Stato sopperiva in modo che il taglio del cuneo fiscale non causasse una diminuzione delle future pensioni. Ora ci sono due meccanismi diversi:

Perché alcuni italiani pagheranno più tasse

Proprio in questo dettaglio però, secondo l’Upb, sta il problema della riforma. I dipendenti sopra i 20mila euro di reddito ricevono una detrazione di che rimane fissa a 1.000 euro fino a 32mila euro di reddito. Da lì inizia a scendere progressivamente, fino ad annullarsi oltre i 40mila euro. Proprio a causa di questa discesa, tutti i contribuenti che guadagnano tra i 32mila e i 40mila euro finiranno per pagare più tasse rispetto all’anno scorso, vedendosi la busta paga nettamente ridotta.

Questo meccanismo crea inoltre di fatto sette scaglioni Irpef, secondo quanto rilevato dall’Ufficio parlamentare di bilancio, che sono molto poco trasparenti:

Questo calcolo dell’Upb non tiene conto della possibilità che la Manovra, che regola una parte di questa norma, sia modificata. Il Governo ha quindi tempo ancora fino alla fine dell’anno per risolvere la questione.

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