Acconto Iva 2024, il versamento va fatto entro il 27 dicembre. Come calcolare l’importo

Entro il 27 dicembre 2024 è necessario effettuare il versamento dell'acconto Iva 2024. Vediamo come deve essere calcolato l'importo

Pubblicato: 2 Dicembre 2024 09:58

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Liberi professionisti, lavoratori autonomi ed imprese – ossia i titolari di partita Iva – entro il 27 dicembre devono pagare l’acconto Iva. Il versamento deve essere effettuato utilizzando un Modello F24 e si riferisce:

L’acconto Iva non deve essere versato nel caso in cui l’importo dovesse essere inferiore a 103,29 euro. Nel momento il diretto interessato dovesse versare una cifra superiore, l’operazione dovrà essere effettuata utilizzando un Modello F24: non dovranno essere applicate delle maggiorazioni a titolo di interessi.

Ma entriamo un po’ nel dettaglio e cerchiamo di capire come funziona l’acconto Iva.

Acconto Iva: di cosa si tratta

Per i soggetti passivi Iva il versamento dell’acconto Iva è un adempimento obbligatorio da assolvere entro e non oltre il 27 dicembre di ogni anno. Entro questa data è obbligatorio versare l’imposta:

Attraverso questa operazione i diretti interessati effettuano un anticipo del versamento del saldo Iva che sarà dovuto nel momento in cui viene presentata la dichiarazione Iva annuale.

Devono effettuare questo versamento tutti i contribuenti passivi Iva, indipendentemente dal fatto che siano degli imprenditori o dei professionisti. Gli unici ad essere esonerati dall’effettuare il suddetto versamento sono i contribuenti che non sono obbligati ad effettuare delle liquidazioni periodiche Iva.

I soggetti esonerati

Tra i soggetti esonerati ci sono, solo per fare degli esempi, gli agricoltori e quanti abbiano adottato il regime forfettario. Ma anche gli enti pubblici territoriali che stiano esercitando delle attività rilevati ai fini Iva. Stiamo pensando, per esempio, ai Comuni che gestiscono l’erogazione di energia elettrica, gas ed acqua.

A prevede quali siano i soggetti esonerati dal versamento dell’acconto Iva ci ha pensato il Dpr n. 6333/72, che li ha identificati in:

Come viene calcolato l’importo da versare

I contribuenti alle prese con l’acconto Iva possono effettuare i calcoli per effettuare il versamento utilizzando i seguenti attraverso:

Metodo storico

Il metodo storico prevede la possibilità di calcolare l’acconto Iva in modo matematico. La determinazione dell’importo da versare viene effettuata sulla base:

Il contribuente dovrà versare l’88% dell’Iva dovuta relativamente:

Metodo analitico

Il versamento dell’acconto Iva con il metodo analitico avviene attraverso una liquidazione dell’imposta straordinaria. Il calcolo deve essere effettuato alla data del 20 dicembre.

Conviene adottare questo metodo nel caso in cui, nel corso dell’anno, ci sia stata un forte diminuzione del volume d’affari rispetto all’anno precedente. Attraverso il metodo analitico il contribuente ha la possibilità di calcolare l’acconto Iva in misura pari al 100% dell’imposta sul valore aggiunto che risulta dalla liquidazione straordinaria. Per la sua definizione è necessario prendere in considerazione:

Ribadiamo che il metodo analitico conviene unicamente a quanti abbiano un debito Iva inferiore rispetto al metodo storico. Il calo può essere determinato da un diminuzione delle operazioni attive effettuate nel corso dell’anno o da un numero maggiore di acquisti imponibili. Questo metodo, sotto il profilo operativo, è più oneroso rispetto al metodo previsionale, ma evita di esporre il contribuente al rischio di vedersi applicare delle sanzioni nel caso in cui il versamento dovesse risultare insufficiente, nel momento in cui viene liquidata in maniera definitiva l’Iva.

Metodo previsionale

Per definire l’importo relativo all’acconto Iva può essere utilizzato anche il metodo previsionale, attraverso il quale si delinea in quale modo si muove l’azienda nel periodo considerato. In altre parole, si fa una previsione: il versamento viene effettuato su un’ipotesi di come potrebbe muoversi l’attività nel periodo preso in considerazione.

L’acconto Iva è pari all’88% dell’Iva che si prevede di dover versare nel corso del mese di dicembre (contribuenti mensili) o nel corso dell’ultimo trimestre (per i contribuenti trimestrali).

A differenza dei metodi visti in precedenza, il rischio è quello di andare incontro ad una sanzione, nel caso in cui il versamento dovesse risultare inferiore rispetto a quanto dovuto una volta che l’Iva viene liquidata definitivamente. È bene, quindi, fare molta attenzione nel caso in cui si volesse adottare questo sistema di calcolo: l’acconto Iva non dovrà essere inferiore all’88% di quanto realmente dovuto.

Acconto Iva, come deve essere versato

Indipendentemente dal metodo di calcolo adottato, l’acconto iva deve essere versato telematicamente utilizzando un Modello F24. L’importo può essere compensato con eventuali crediti di imposte o contributi dei quali il contribuente abbia disponibilità.

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