Perché Philip Morris cambia settore e fa smettere di fumare i suoi clienti

La società di tabacco, che produce tra le altre le Marlboro e le Chesterfield, ha deciso di contribuire a un futuro senza fumo, buttandosi anche sull'industria dei dispositivi medici

Pubblicato: 23 Agosto 2021 10:28

Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Philip Morris International, il colosso del tabacco che in Italia vende, oltre alle sigarette omonime, anche le Marlboro, le Merit, le Chesterfield, le Virginia Slims e le Diana, ha annunciato un cambio di rotta storico. La compagnia ha infatti stabilito come obiettivo la realizzazione di un futuro senza fumo. Oltre al vaping e alle bionde elettroniche, PMI ha anche deciso di fare il suo ingresso nel settore medico e delle biotecnologie.

Philip Morris cambia settore: il progetto per un futuro senza fumo e nicotina

La compagnia ha spiegato di voler dare ai milioni di fumatori di tutto il mondo un’alternativa più sana alle sigarette ma altrettanto soddisfacente. Tale obiettivo di sostenibilità dovrebbe essere portato a termine entro il 2030 in quanto tale data fa parte del progetto di sviluppo sostenibile firmato dai paesi ONU. Philip Morris ha quindi preso tale impegno non solo con i propri clienti ma, soprattutto, con gli investitori e le istituzioni, che premono per un mondo senza nicotina.

Il progetto non è nuovo, ed è iniziato più di dieci anni fa. Tuttavia le nuove manovre di Philip Morris International hanno confermato anche sul lato pratico la nuova vocazione dell’azienda, che nel tempo ha investito più di 8 miliardi di dollari nell’innovazione e nelle nuove tecnologie.

Il colosso del fumo sta inoltre portando avanti numerose ricerche per riaprire il dibattito sulla pericolosità delle sigarette, con la convinzione che la retorica e i dogmi non siano utili alla causa né possano convincere i tabagisti ad abbandonare i prodotti a combustione. Sta inoltre premendo perché i vari Paesi emanino nuove regolamentazioni per i prodotti senza fumo, con campagne contro le sigarette tradizionali.

Philip Morris cambia settore: entra nel settore dei farmaci contro l’asma

PMI ha recentemente fatto un’offerta per acquisire il Vectura Group, una società di biotecnologie che si occupa della produzione e della messa in commercio di dispositivi per l’inalazione di farmaci, utilizzati per la cura dell’asma e di altre patologie respiratorie. La proposta è stata accolta con molte critiche da parte degli osservatori internazionali, preoccupati per il possibile conflitto di interessi.

Il piano della società si compone di due fasi. Allontanare più fumatori incalliti possibili dai prodotti a combustione, più inquinanti e più pericolosi per la salute, e farli passare a soluzioni in modo tale che non rischino multe per il divieto di fumare all’aperto, e in seguito convertire il core business aziendale, diventando un punto di riferimento per le tecnologie di inalazione.

Dal 2015 a oggi il fatturato di PMI per i prodotti senza fumo è passato dallo 0% al 30%, ed è in continua crescita. Il progetto Beyond Nicotine (Oltre la Nicotina) prevede l’acquisizione del Vectura Group e di altre realtà per impegnarsi in un nuovo settore innovativo ma che non si distacca troppo dall’area di expertise della divisione di Ricerca & Sviluppo, che con il vaping e le sigarette elettroniche ha già messo a punto dispositivi non troppo diversi dagli aerosol tradizionali.

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