Tre regioni in Italia sono tra le 10 in Europa più esposte a eventi climatici estremi, come tornado, alluvioni e inondazioni. Si tratta di Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, incluse rispettivamente al quarto, quinto e ottavo posto della classifica redatta nello studio Xdi (The Cross Dependency Initiative) sulle zone d’Europa più a rischio di manifestazioni meteorologiche violente e cambiamenti climatici.
Clima, 3 regioni italiane tra le più a rischio in Europa: la classifica
La graduatoria pubblicata dagli esperti di Xdi, attivi nell’analisi dei rischi fisici in relazione al clima, è stata stilata sulla base di una banca dati tramite la quale vengono analizzate oltre 2.600 regioni (o altre entità substatali) di tutto il mondo in base alle proiezioni dei danni agli edifici e alle proprietà causati da eventi meteorologici estremi e dal cambiamento climatico, come inondazioni, vento estremo e innalzamento del livello del mare.
A livello globale Cina, India e Stati Uniti sono presenti con oltre il 50% di Stati, regioni o entità amministrative che costituiscono i primi 100 posti della classifica. Nella maggior parte dei casi i disastri climatici sono provocati da inondazioni fluviali e superficiali o da inondazioni combinate con inondazioni costiere.
Questa la graduatoria con i primi dieci posti al mondo che sono sottoposti maggiormente ai rischi della crisi climatica, occupati quasi esclusivamente dalla Cina:
- Jiangsu (Cina)
- Shandong (Cina)
- Hebei (Cina)
- Guangdong (Cina)
- Henan (Cina)
- Zhejiang (Cina)
- Anhui (Cina)
- Hunan (Cina)
- Shanghai (Cina)
- Florida (Stati Uniti)
Per quanto riguarda l’Europa, sono Germania, Russia e Italia le nazioni rappresentate in otto delle prime 10 posizioni. Ecco la top ten continentale:
- Bassa Sassonia (Germania)
- Fiandre (Belgio)
- Krasnodar (Russia)
- Veneto
- Lombardia
- Alta Francia (Francia)
- Stavropol’ (Russia)
- Emilia-Romagna
- Baviera (Germania)
- Rostov (Russia)
“Abbiamo pubblicato questa analisi in risposta alla richiesta degli investitori di dati sul rischio substatale – afferma Rohan Hamden, Ceo di Xdi – I risultati mostrano che gli investitori dovranno convincersi che l’Europa dispone di solidi piani di adattamento per una serie di città e regioni ad alto rischio a causa dell’aggravarsi dei cambiamenti climatici”.
Secondo l’amministratore delegato di Xdi, Rohan Hamden, “questi risultati sottolineano l’importanza di valutare il rischio climatico fisico nei mercati finanziari, compresi i mercati obbligazionari, data l’entità degli investimenti di capitale rappresentati dagli asset a rischio nelle regioni individuate, la vulnerabilità delle catene di approvvigionamento globali e la necessità di informare gli investimenti sulla resilienza climatica”
Per Hamden “è fondamentale che le aziende, i governi e gli investitori comprendano le implicazioni finanziarie ed economiche del rischio climatico fisico e lo soppesino nel loro processo decisionale prima che i costi si aggravino oltre i limiti finanziari”.
Clima, l’allarme siccità in Italia
La presenza di tre regioni del Nord Italia nella classifica di Xdi sugli eventi meteorologici estremi rappresenta un’ulteriore conferma della crisi climatica che sta investendo il nostro Paese, in particolare nel Settentrione, dove si traduce anche nell’allarme siccità che da diverso tempo non dà tregua ai principali bacini idrici italiani.
Secondo i dati forniti da Legambiente, sulle Alpi la neve è diminuita del 53%, mentre il bacino del Po fa registrare, secondo il Cima Research Foundation, un deficit del 61%.