Trump sceglie Scott Bessent, ex collaboratore di Soros, come segretario al Tesoro

Donald Trump ha scelto un ex pupillo di George Soros come ministro del Tesoro: chi è Scott Bessent

Pubblicato: 23 Novembre 2024 11:16

Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Donald Trump ha scelto uno dei suoi più stretti collaboratori degli ultimi anni nonché consigliere per l’economia, Scott Bessent, come segretario al tesoro. Bessent è un manager di fondi speculativi che deve la sua carriera a una collaborazione decennale con il finanziere George Soros, tra i personaggi più odiati della destra populista mondiale.

Bessent sostiene Trump nella sua politica protezionista e ha in passato espresso pareri positivi sui dazi commerciali verso tutte le merci estere. Il piano di Bessent per l’economia americana passa dal garantire una crescita reale del 3% attraverso una riduzione del deficit e un massiccio aumento della produzione di petrolio.

Chi è Scott Bessent: la carriera con Soros

Secondo la Cnn, sarebbe Scott Bessent la scelta di Donald Trump per il posto di Segretario al Tesoro. Manager di fondi speculativi, Bessent è nato nel 1962 e si è laureato a Yale. Dopo aver sostenuto la campagna democratica di Al Gore nel 2000, si è avvicinato al partito Repubblicano diventando uno dei principali consiglieri economici di Trump.

Bessent deve buona parte della sua carriera alla sua collaborazione di lungo corso con George Soros. Il prossimo segretario del Tesoro ha avuto, nel fondo del finanziere ungherese, il suo primo incarico di rilievo. È stato tra le persone che hanno reso possibile la speculazione sulla sterlina e sulla lira italiana del 1992 che portò a Soros oltre 1 miliardo di dollari di guadagno.

Il futuro segretario al Tesoro ha lavorato con Soros per due volte, tra il 1991 e il 2000 e tra il 2011 e il 2015. alla fine di questa seconda collaborazione il fondo del finanziere ungherese ha investito oltre 2 miliardi di dollari in Key Square Group, il neonato fondo speculativo di Bessent.

La figura di Soros è al centro di una galassia di teorie del complotto condivise da molti partiti della destra populista internazionale, che lo dipingono come un finanziere intento a decidere il destino delle nazioni attraverso i suoi investimenti. Tra i sostenitori di queste teorie ci sono il presidente dell’Ungheria Viktor Orban (che ha fatto approvare una “legge anti-Soros”) e il vicepremier italiano Matteo Salvini (che ha dichiarato in passato che Soros vuole “riempire l’Italia e l’Europa di migranti”).

Le idee di Scott Bessent: crescita, petrolio e deficit

Bessent ha idee molto chiare su come Trump dovrebbe affrontare la politica economica. Ha individuato “tre frecce”, tre direzioni, come quelle indicate dal premier giapponese Shinzo Abe nel 2012, che gli Usa dovrebbero seguire.

  1. Stabilizzare la crescita reale al 3%;
  2. Ridurre il deficit pubblico sotto il 3%;
  3. Aumentare la produzione e l’esportazione di petrolio.

Il primo e il terzo punto, per fortuna di Bessent, sono in pratica già realizzati. Nel 2024 gli Usa cresceranno del 2,8% e vengono da annate record per la produzione di petrolio. L’unico problema rimarrebbe il deficit. Joe Biden ha ottenuto i risultati economici straordinari degli ultimi anni con una grande spesa pubblica che ha portato il rosso di bilancio al 6,7% del Pil. Ridurre questo dato sarà complesso senza rischiare di indebolire la crescita economica del Pese.

Anche l’inflazione, da tenere sotto controllo, potrebbe diventare problematica, in particolare in caso di applicazione della politica protezionista di dazi generalizzati proposta da Trump e che Bessent sostiene. Il futuro segretario al Tesoro ha però anche detto che si tratta di idee massimaliste, che potrebbero essere smussate.

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