Tesoro al lavoro sul nuovo BTp a 15 anni, Intesa Sanpaolo tra le cinque banche incaricate

Il Dipartimento del Tesoro ha riferito tramite un comunicato ufficiale che la transazione sarà effettuata nel prossimo futuro, in relazione alle condizioni di mercato

Pubblicato: 10 Febbraio 2025 18:20

Andrea Celesti

Giornalista economico-sportivo

Giornalista esperto di economia e sport. Laureato in Media, comunicazione digitale e giornalismo, scrive per diverse testate online e cartacee

Il Tesoro italiano si prepara a una nuova emissione di titoli di Stato a lungo termine. Un pool di banche di primo piano è stato incaricato di gestire il collocamento del nuovo BTp benchmark a 15 anni, in scadenza il 01 ottobre 2040. L’operazione, che sarà effettuata in base alle condizioni di mercato, rappresenta un importante passo per il finanziamento del debito pubblico italiano.

Il BTP emesso dal Tesoro

Il Tesoro ha annunciato un nuovo Buono del Tesoro Poliennale (BTP) benchmark a 15 anni con scadenza il 1° ottobre 2040. Per l’occasione ha deciso di affidare a un pool di banche internazionali il mandato per il collocamento sindacato. Tra queste c’è l’italiana Intesa Sanpaolo, a cui si aggiungono Barclays, Deutsche Bank, Morgan Stanley e Nomura. 

L’annuncio è stato dato attraverso un comunicato ufficiale del Tesoro, nel quale si precisa che la transazione sarà effettuata nel prossimo futuro, tenendo in considerazione le condizioni di mercato al momento dell’emissione. Questo significa che il Tesoro monitorerà attentamente l’andamento dei tassi di interesse e la domanda degli investitori prima di procedere con l’emissione vera e propria.

Un dettaglio importante riguarda il calendario delle aste di titoli di Stato. In considerazione dell’imminente collocamento del nuovo BTp a 15 anni, il Tesoro ha comunicato che le aste con scadenza superiore ai 10 anni, previste per il 13 febbraio 2025, non avranno luogo. Una decisione presa per evitare una sovrapposizione di emissioni e per concentrare la domanda degli investitori sul nuovo titolo a 15 anni.

Spread in calo

Nelle prime ore della mattinata odierna, lieve calo per lo spread tra i Buoni del Tesoro Poliennali (BTp) italiani a 10 anni e i Bund tedeschi di pari scadenza. Lo spread, che rappresenta il differenziale di rendimento tra i due titoli di Stato, si è attestato a 108 punti base, in lieve diminuzione rispetto ai 109 punti base registrati alla chiusura della seduta di venerdì scorso.

Parallelamente, si è osservata una leggera flessione nel rendimento del BTp decennale benchmark, che si è attestata al 3,46%, rispetto al 3,47% della chiusura precedente. È importante sottolineare che questi dati si riferiscono alle prime battute di scambio e che l’andamento dello spread e dei rendimenti dei titoli di Stato può variare nel corso della giornata in base a diversi fattori, tra cui le notizie economiche e politiche, la domanda e l’offerta di titoli e le aspettative degli investitori.

Il BTp Più

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze si prepara per il BTp Più, il cui collocamento è previsto dal 17 al 21 febbraio, con chiusura anticipata in caso di raggiungimento dell’obiettivo. Una novità pensata per i piccoli risparmiatori e per le famiglie che vogliono investire in modo sicuro.

Il BTp Più offre una durata complessiva di otto anni. Una delle caratteristiche distintive di questo titolo è la flessibilità offerta agli investitori, che hanno la possibilità di uscire anticipatamente dall’investimento dopo i primi quattro anni.

Al termine del quarto anno, ci sarà la possibilità di richiedere il rimborso anticipato, totale o parziale del capitale investito. Questa opzione consente di recuperare l’intero importo investito o una parte di esso, con tagli minimi di 1.000 euro.

Il rimborso anticipato potrà essere esercitato durante una finestra temporale specifica, che sarà comunicata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze all’inizio del 2029. L’opportunità è riservata agli investitori che avranno mantenuto il titolo in portafoglio senza interruzioni dal momento dell’acquisto iniziale. Per coloro che sceglieranno invece di non avvalersi della facoltà di rimborso anticipato, il capitale investito sarà integralmente garantito alla scadenza naturale degli otto anni.

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