L’Italia è una terra dalle mille meraviglie, ricca di storia, cultura e bellezze naturali, ma non tutti i suoi angoli godono della stessa notorietà. Molti piccoli borghi, pur essendo custodi di un patrimonio inestimabile, restano ai margini dei grandi flussi turistici.
È per rispondere a questa sfida che nasce il progetto “Viaggio Italiano”, un’iniziativa interregionale promossa dal Ministero del Turismo con un duplice obiettivo: valorizzare le destinazioni meno note e incentivare un turismo lento e sostenibile.
Fondo piccoli comuni a vocazione turistica, nasce così il progetto “Viaggio Italiano”
Grazie al Fondo per i piccoli Comuni a vocazione turistica, che è uno degli strumenti chiave del progetto “Viaggio Italiano”, con uno stanziamento di 26 milioni di euro, il ministero del turismo punta a sostenere lo sviluppo economico e turistico di quei Comuni che, pur avendo un grande potenziale attrattivo, non riescono a beneficiare dei grandi flussi turistici. Spesso si tratta di località con una forte identità storica, culturale e ambientale, ma che necessitano di infrastrutture, promozione e supporto per emergere come destinazioni turistiche.
Nel contesto del progetto, il Fondo si inserisce perfettamente come motore di rilancio di questi borghi, favorendo la realizzazione di iniziative che puntano a migliorare l’accoglienza, a valorizzare le attrazioni locali e a promuovere un turismo sostenibile. Quello che in questo modo si vuole fare è incentivare i turisti a scoprire mete meno conosciute, ma anche destagionalizzare l’offerta turistica, distribuendo i flussi in periodi meno affollati e su aree meno battute.
Grazie a questo finanziamento, quindi, si vuole riconoscere ai piccoli Comuni la possibilità sviluppare progetti di riqualificazione urbana, migliorare le infrastrutture turistiche e avviare programmi di promozione integrata che li rendano più competitivi nel panorama turistico. Il Fondo, quindi, non solo contribuisce al successo del progetto “Viaggio Italiano”, ma diventa uno strumento cruciale per rafforzare l’identità turistica di queste comunità, creando un indotto economico stabile e favorendo lo sviluppo sostenibile del territorio.
Gli obiettivi del progetto “Viaggio Italiano”
I borghi Bandiera Arancione, ossia quelle località che si distinguono per il loro pregio storico, culturale e ambientale, sono protagonisti del progetto. Infatti, uno degli obiettivi centrali del Piano Strategico del Turismo 2023-2027, permettendo ai piccoli Comuni di attrarre visitatori in ogni stagione, è quello di ridurre la pressione sui luoghi più famosi e promuovere un turismo più equilibrato e rispettoso dell’ambiente.
Non a caso, accanto a questo stanziamento, si aggiungono ulteriori 25 milioni di euro destinati alla promozione del turismo sostenibile, con un ruolo centrale affidato proprio ai borghi.
Cosa significa vocazione turistica per i beneficiari del Fondo
I beneficiari del Fondo istituito dal Ministero del Turismo sono i piccoli Comuni a vocazione turistica, ovvero con un potenziale intrinseco nell’attrarre visitatori grazie a caratteristiche naturali, storiche, culturali, o artistiche che li rendono interessanti per il turismo. Un Comune a vocazione turistica è quindi una località che, pur non essendo necessariamente una grande destinazione di massa, possiede risorse e attrazioni che possono renderlo attraente per i viaggiatori. Queste risorse possono includere:
- il patrimonio storico-artistico, come monumenti, castelli, chiese o centri storici di grande valore;
- le bellezze naturali, ovvero paesaggi, montagne, laghi, spiagge o riserve naturali;
- le tradizioni culturali, quali sagre, feste popolari, eventi locali, artigianato tipico;
- i prodotti enogastronomici, tra cui le specialità culinarie e produzioni locali, spesso legate alla tradizione del territorio.
Un Comune con vocazione turistica è quindi predisposto a sviluppare il turismo come settore economico principale o complementare, anche se per raggiungere il suo pieno potenziale potrebbe necessitare di investimenti in infrastrutture, promozione e accoglienza. In questo senso, il progetto “Viaggio Italiano” e il relativo Fondo per i piccoli Comuni a vocazione turistica sono nati proprio per sostenere questi luoghi nel trasformare la loro vocazione in una vera e propria opportunità di crescita.
Il ruolo delle regioni
Il progetto “Viaggio Italiano” non si limita a promuovere destinazioni minori, ma propone un vero e proprio percorso di riscoperta delle venti Regioni italiane, valorizzando le loro peculiarità attraverso il turismo lento. Questo approccio invita i viaggiatori a immergersi nella cultura e nella bellezza di luoghi lontani dai circuiti tradizionali, esplorando non solo le attrazioni turistiche più conosciute, ma anche le storie, le tradizioni e i sapori locali.
Fondamentale per il successo del progetto è la collaborazione con enti di rilievo come il Touring Club Italiano, l’Enit (Agenzia Nazionale del Turismo) e la Conferenza delle Regioni. Questa rete di supporto, che combina risorse pubbliche e private, garantisce una promozione capillare delle mete coinvolte e rafforza la capacità delle Regioni di presentarsi come destinazioni di turismo esperienziale e sostenibile.
In queste località, i visitatori possono vivere esperienze uniche, che spaziano dalla degustazione di prodotti tipici – dove ben il 93% delle produzioni locali proviene da Comuni con meno di 5.000 abitanti – alla scoperta dell’artigianato tradizionale, senza dimenticare le numerose attività all’aperto e le feste popolari che animano questi luoghi. Un turismo che non solo sostiene l’economia locale, ma rafforza anche il legame tra cultura e territorio.