I prezzi della benzina e degli altri carburanti potrebbero aumentare nel periodo delle vacanze natalizie in Italia. L’allarme arriva da Assoutenti, che sottolinea come potrebbe trattarsi di azioni speculative che sfrutterebbero i movimenti in auto degli italiani in vista delle vacanze invernali. Saranno oltre 11,5 milioni le persone che si muoveranno in Italia durante il periodo natalizio.
Il costo della benzina in Italia non sta calando, secondo Assoutenti, nonostante il prezzo del petrolio sui mercati internazionali sia sceso attorno ai 70 dollari al barile. Per questa ragione l’associazione ha messo in guardia i consumatori.
Il prezzo della benzina in Italia a Natale
Si avvicinano le vacanze di Natale e 11,5 milioni di persone si sposteranno in Italia per raggiungere varie località di villeggiatura, soprattutto in montagna. Buona parte dei turisti saranno italiani e si sposterà in automobile. Il costo del viaggio dipenderà quindi anche da quello del carburante, che è in leggero aumento in tutta Italia.
Gli ultimi dati del Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti riportano che gli ultimi prezzi medi, alla metà di dicembre, sono si seguenti:
- Benzina self: 1,759 euro al litro (+3 millesimi di euro dall’ultima rilevazione);
- Benzina servito 1,902 euro al litro (+3 millesimi di euro dall’ultima rilevazione);
- Diesel self: 1,659 euro al litro (+3 millesimi di euro dall’ultima rilevazione);
- Diesel servito: 1,802 euro al litro (+3 millesimi di euro dall’ultima rilevazione);
- Gpl: 0,742 euro al litro;
- Metano: 1,406 al chilo.
Questi lievi aumenti hanno causato la reazione di alcune associazioni dei consumatori, in particolare di Assoutenti. I prezzi si sono infatti alzati nonostante la materia prima, il petrolio, sia in calo sui mercati internazionali.
L’allarme di Assoutenti
Il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso ha spiegato in alcune dichiarazioni rilasciate all’agenzia di stampa Ansa, che questi aumenti potrebbero essere derivati da speculazioni attuate per guadagnare sulle vacanze degli italiani.
“Sui prezzi di benzina e gasolio alla pompa continuano le anomalie, e il rischio è che i listini si mantengano alti per effetto di fenomeni speculativi legati alle prossime partenze degli italiani per le festività di Natale e Capodanno. La maggior domanda di carburanti da parte delle famiglie nel periodo delle feste influisce sui mancati ribassi ai distributori, con danni da centinaia di milioni di euro per chi nei prossimi giorni si metterà in viaggio in auto” ha dichiarato Melluso
“Oggi il Brent viaggia attorno ai 73 dollari al barile (70 dollari il Wti), con quotazioni che registrano una diminuzione del 6,4% rispetto allo stesso periodo del 2023, quando il petrolio viaggiava sui 78 dollari. Se si analizzano i prezzi della benzina alla pompa, tuttavia, il calo dei listini è di appena lo 0,3%, con la verde che passa da 1,764 euro al litro del 18 dicembre 2023 a 1,759 euro al litro di oggi (-3,8% il gasolio). Uno squilibrio tra andamento del petrolio e prezzi alla pompa di cui fanno le spese gli automobilisti, attraverso costi di rifornimento più alti” spiega il Centro di formazione e ricerca sui consumi.