L’eredità di Silvio Berlusconi non è stata solo una questione di leadership politica, ma ha coinvolto anche la gestione di uno dei giganti dei media europei: Mediaset, ora MFE-MediaforEurope. In un contesto di crescente difficoltà per il settore dei media, il figlio Pier Silvio Berlusconi ha preso il timone, portando l’azienda a risultati finanziari superiori alle aspettative.
Mediaset dopo la morte Silvio Berlusconi, con Pier Silvio utili per 104,7 milioni di euro
Nel primo semestre del 2024, Mediaset ha registrato un utile netto di 104,7 milioni di euro, un incremento del 20,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo risultato ha superato le previsioni degli analisti, dimostrando la solidità della gestione sotto la direzione di Pier Silvio Berlusconi, che ha commentato con orgoglio il successo del gruppo: “MFE è un modello unico in Europa”. La crescita dell’utile netto è un chiaro segno che l’azienda sta navigando con successo anche in un periodo difficile per il settore dei media, che ha visto molte altre società ridurre i propri costi e il personale.
Uno dei principali motori di questo successo è la diversificazione geografica di MFE. L’azienda, infatti, ha sfruttato la sua espansione internazionale per attutire gli impatti negativi dei mercati locali. I ricavi netti consolidati sono aumentati del 7,8%, raggiungendo 1,476 miliardi di euro, mentre il fatturato pubblicitario lordo è cresciuto del 6,7% a 1,434 miliardi di euro. Questi numeri sono il risultato di una strategia di diversificazione e di un efficace sistema crossmediale, che ha permesso all’azienda di mantenere una crescita costante anche quando il settore dei media ha visto un calo generale.
In Italia, i risultati sono stati altrettanto soddisfacenti, con un aumento del 53,5% nel risultato operativo, che ha raggiunto 59,9 milioni di euro.
Da Mediaset a MFE – MediaForEurope
Nel contesto di una ristrutturazione strategica avviata nel 2021, MFE – MediaForEurope ha evoluto significativamente la sua struttura e la sua strategia operativa. La trasformazione, che ha visto la società cambiare nome da Mediaset S.p.A. a MFE – MediaForEurope, è stata accompagnata dalla sua registrazione legale ad Amsterdam, pur mantenendo la sede fiscale e operativa a Cologno Monzese.
Questo cambiamento riflette un orientamento verso una maggiore integrazione e internazionalizzazione del gruppo. L’acquisizione e il consolidamento delle sue controllate, come Mediaset S.p.A. e Mediaset España, hanno rafforzato la sua posizione nel mercato europeo, mentre la partecipazione del 28,87% in ProSiebenSat1 Media sottolinea la sua ambizione di espandere ulteriormente la propria influenza a livello globale.
La gestione dei debiti e le prospettive per il futuro
La gestione dell’indebitamento è un altro punto forte sotto la direzione di Pier Silvio Berlusconi, che si è ridotto significativamente a 662 milioni di euro, rispetto ai 902,8 milioni di euro alla fine del 2023. Questa riduzione è stata supportata da una forte generazione di cassa, un segnale positivo per la stabilità finanziaria futura dell’azienda.
Le prospettive per il terzo trimestre sembrano incoraggianti, con la raccolta pubblicitaria in linea con i risultati dei primi sei mesi dell’anno e le stime positive degli analisti. Tuttavia, rimane da vedere come si comporterà MFE nel periodo cruciale di ottobre-dicembre, che è tradizionalmente importante per la pubblicità.
Un aspetto che potrebbe influenzare il futuro di MFE è la situazione con ProsiebenSat, il principale gruppo televisivo tedesco di cui MFE detiene una quota del 29,9%. Nonostante le dichiarazioni di possibili dismissioni delle attività non strategiche, queste non si sono ancora concretizzate. La gestione futura di questa partecipazione potrebbe avere un impatto significativo sui risultati complessivi del gruppo.
Mediaset, l’eredità lasciata da Berlusconi ai figli
Berlusconi possedeva una quota del 61% di Fininvest, la holding che controlla Mediaset, che rappresentava una parte significativa del suo patrimonio, assicurandogli da sempre il controllo strategico su Mediaset e su altre aziende del gruppo.
Alla morte di SilvioBerlusconi, la leadership di Mediaset era composta da:
- Pier Silvio Berlusconi: Amministratore delegato di Mediaset e una figura chiave nella gestione quotidiana dell’azienda;
- Marina Berlusconi: Presidente di Fininvest e membro del Consiglio di Amministrazione di Mediaset;
- Fedele Confalonieri: Presidente di Mediaset.
Oggi, la direzione di Mediaset, ora MFE – MediaForEurope, è affidata a:
- Pier Silvio Berlusconi: Vicepresidente e Amministratore Delegato, che dopo la morte di suo padre ha assunto un ruolo di leadership fondamentale, gestendo le operazioni quotidiane e la strategia aziendale;
- Fedele Confalonieri: Presidente di MFE, è stato un fidato collaboratore di Silvio Berlusconi per molti anni e continua a giocare un ruolo chiave nella supervisione strategica del gruppo;
- Marco Giordani: Direttore Finanziario e responsabile della gestione del gruppo, ricopre un ruolo cruciale per mantenere la solidità economica e guidare le strategie di investimento;
- Stefano Sala: Amministratore Delegato di Publitalia ’80, gestisce la divisione pubblicitaria del gruppo, che è un’importante fonte di reddito per MFE.
L’eredità di Silvio Berlusconi è quindi continuata attraverso una struttura di leadership che include sia membri della famiglia che esperti di lunga data.
Marina Berlusconi, la figlia di Silvio Berlusconi, ha invece mantenuto una posizione importante in Mediaset anche dopo la morte del padre, continuando a essere il Presidente di Fininvest, la holding che controlla Mediaset (ora MFE – MediaForEurope) e altre partecipazioni del gruppo. Sebbene non ricopra un ruolo operativo diretto in Mediaset, la sua posizione di presidente di Fininvest le conferisce un’influenza significativa sulla strategia e sulla gestione complessiva del gruppo.