Ikea Preowned, il nuovo portale per mobili usati del colosso svedese: come funziona

Ikea si lancia nel mercato dei mobili usati con il nuovo portale Preowned - al momento solo in Spagna e Norvegia - dove si potrà vendere direttamente il proprio arredo di seconda mano: scatta la lotta a eBay e ai marketplace 

Pubblicato: 26 Agosto 2024 15:34

Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Ikea, colosso svedese della vendita di arredamento, ha deciso di estendere il proprio business al mondo dei mobili usati lanciando un portale online dedicato a questo tipo di scambio commerciale. Ikea Preowned, questo il nome della nuova piattaforma, verrà sperimentato inizialmente solo in Spagna e Norvegia, per poi essere lanciato anche in altri Paesi se i risultati raggiunti saranno soddisfacenti. Il funzionamento, stando a quanto riferito dall’azienda svedese stessa, sarà quello classico di una e-commerce.

Ikea, il nuovo portale dei mobili usati

Con il suo nuovo portale dedicato ai mobili usati, Ikea intende permettere ai propri clienti di vendere direttamente tra di loro gli arredi e i complementi non più ritenuti necessari. Il meccanismo, come detto ispirato a quello di una classica e-commerce, prevede che ogni utente registrato alla piattaforma possa caricare la propria offerta di mobili usati avendo cura di fornire una descrizione del prodotto corredata da foto e, naturalmente, dal prezzo.

Nel momento in cui un acquirente dovesse mostrare interesse nei confronti dei mobili in vendita di un altro utente, può contattarlo e accordarsi con lui per quanto riguarda i costi e il ritiro. È interessante notare che su Ikea Preowned il pagamento può avvenire sia utilizzando il denaro che con un buono Ikea che consentirà al venditore un ulteriore sconto del 15 per cento sui suoi acquisti futuri.

Ikea – eBay, la nuova sfida dell’usato

La nuova strategia adottata da Ikea porta con sé anche la nascita di nuovi competitor con cui confrontarsi. Il primo, come facilmente intuibile, è eBay, con l’amministratore delegato di Ingka, controllata che gestisce i negozi Ikea, Jesper Brodin che al Financial Times ha spiegato l’intento societario di andare a distruggere “il monopolio o l’oligopolio delle piattaforme” e di alcune e-commerce.

Ikea intende dunque conquistare una nuova fetta di mercato che, fin qui, ha trascurato. Il colosso svedese dei mobili a prezzi abbordabili ha già attive alcune convenzioni con piattaforme terze come Tmall di Alibaba, ma ora scende in campo contro i marketplace diffusi in singoli Paesi, come Gumtree nel Regno Unito e Finn in Norvegia.

La fase di sperimentazione del nuovo portale Ikea dei mobili usati dovrebbe partire entro la fine del 2024 in Spagna, a Madrid, e in Norvegia, a Oslo, con il servizio che nel corso dei mesi successivi potrebbe essere attivato anche in altri Paesi, Italia compresa, ma non ci sono al momento informazioni certe in merito alle tempistiche.

Il mercato globale dei mobili usati

Il mercato dei mobili usati è in continua ascesa, almeno stando ai dati diffusi da StraitsResearch. Nel 2023 il valore complessivo di questo business è stato pari a 38 miliardi di dollari, con le cifre che, secondo le stime, potrebbero arrivare a 75 miliardi entro la fine del 2032 (crescita annua dell’8 per cento).

I potenziali acquirenti dei mobili usati sono stati ben definiti e corrispondono principalmente ai consumatori attenti al budget, dagli studenti ai giovani professionisti passando per chi ha la necessità di arredare uno spazio temporaneo di alloggio. Tra gli articoli più venduti ci sono letti, tavoli, scrivanie e divani, con il fenomeno che ha avuto un incremento sostanziale dalla pandemia in poi, cioè da quando in molti hanno avuto la necessità di riorganizzare i propri spazi in casa o sono tornati nella loro città natale. A spingere verso i mobili usati c’è anche la crescente attenzione alla sostenibilità e al riciclo, con sempre più consumatori attenti a garantire una seconda vita agli oggetti.

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