Niente fogne per 6 milioni di italiani, Sicilia maglia nera tra le Regioni

In Italia oltre 6 milioni di persone non hanno l'allaccio alle fogne pubbliche: i dati Istat che non esaltano il Paese e che dimostrano una netta differenza tra Nord e Sud

Pubblicato: 21 Marzo 2025 12:50

Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Può suonare strano e lontano come concetto, ma anche in Italia ci sono dei cittadini non allacciati alla rete fognaria pubblica perché non ancora serviti dal servizio pubblico di fognatura. A porre l’accento su quest’aspetto è l’Istat nella sua analisi Statistiche sull’acqua per il periodo 2020-2024 nella quale si evidenza che ben un italiano su 10 sia oggi privo di accesso alla rete fognaria, per un totale di 6,6 milioni di persone. A far preoccupare, inoltre, è il fatto che rispetto al recente passato, ovvero al precedente studio del 2020, la situazione sia rimasta sostanzialmente invariata specie al Sud dove si registrano i risultati peggiori.

Italiani senza fogne, un problema specie al Sud

I dati raccolti ed elaborati dall’Istat sull’accesso dei cittadini al servizio pubblico di fognatura pongono l’Italia al nono posto tra i 27 Paesi membri, una dato non certo confortante visto il disagio e l’arretratezza che comporta per uno Stato non riuscire a garantire a tutti i propri residenti una parità di trattamento su un tema così importante.

Se, come detto, nel 2022 il numero di cittadini sprovvisti di un allaccio al sistema fognario (6,6 milioni) è rimasto sostanzialmente stabile rispetto al 2020 (quando era all’11,3% del totale), lo stesso non si può dire per il numero di gestori. Malgrado infatti si tratti ancora del servizio con i più alti numeri di operatori, il valore assoluto di questi nel 2020 è sceso di 265 unità per un totale di 1.866, con le attività che vengono svolte nel 99,5% dei Comuni italiani con copertura completa o parziale del territorio.

Entrando più nello specifico dei dati appena esposti, si evince che nella progredita Italia ci sono ben 41 Comuni in cui il servizio fognario è del tutto assente. Interessati, in questo caso, sono in totale 307mila abitanti (0,7% della popolazione nazionale). Il fattore si acuisce molto in alcune aree del Paese come la Sicilia, dove si trovano ben 26 dei 41 Comuni senza fognature (6,7% della popolazione regionale).

La copertura parziale del servizio fognario italiano

Oltre alle zone nelle quali non è attivo nessun tipo di allaccio alla rete pubblica fognaria, vanno considerati anche tutti quei Comuni in cui la stessa non riesce a coprire tutto il territorio comunale (copertura parziale). Si tratta di aree solitamente contraddistinte da case sparse, montane o difficilmente accessibili.

E ancora, casi del disagio in esame riguardano anche tutti quei centri abitati in cui, malgrado la rete fognaria sia stata attivata, si registra ancora l’assenza di esercizio della stessa a causa del mancato collegamento a un depuratore.

In ciascuno dei casi descritti, l’assenza di collegamento alle fogne pubbliche obbliga a dover gestire le acque reflue urbane attraverso l’ausilio di sistemi autonomi di smaltimento, come le vasche Imhoff private.

La sfiducia verso l’acqua del rubinetto e i costi elevati

Dallo studio prodotto dall’Istat emergono fortemente anche altri due fattori, ovvero l’ancora alta sfiducia dei cittadini nei confronti dell’acqua del rubinetto e la generale convinzione che le bollette collegate al consumo siano troppo alte.

Entrando più nello specifico, il 28,7% degli italiani (dato stabile rispetto al 2023) dichiara di non fidarsi di bere l’acqua del rubinetto, con la maggiore sfiducia registrata nelle Isole (49,5%) contro quanto avviene nel Nord – Est (18,4%). Collegando questo dato a quello della rete fognaria in precedenza descritto non si fa difficoltà a capire il perché: in Sicilia il 50% dei cittadini non è sicuro nel bere l’acqua del rubinetto, in Sardegna il 48,2% e in Calabria il 39,9%.

In ultimo, quattro famiglie italiane su 10 considerano i costi per l’erogazione dell’acqua troppo alti, con le percentuali maggiori di insoddisfatti che si registrano sempre nelle Isole 55,2% e al Sud 45,6%.

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