Tassi, Bce pronta alla sforbiciata: data “più chiaramente visibile”

"Gli argomenti a favore di un taglio si stanno rafforzando": è quanto emerge dai verbali della riunione del 6-7 marzo

Pubblicato: 5 Aprile 2024 09:11

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Redazione

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“Comincia ad essere più chiaramente visibile la data per un primo taglio dei tassi” e “gli argomenti a favore di un taglio si stanno rafforzando”. E’ uno dei passaggi dei minute del Consiglio direttivo della Bce del 6-7 marzo, che tuttavia aggiunge che in quella data i governatori hanno avuto “consenso sul fatto che sarebbe prematuro discutere un taglio dei tassi in questa occasione”. Servono “ancora necessarie pazienza e cautela” sulla discesa dell’inflazione.

Tassi, Bce “vede” taglio

Tutti i membri del Consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce) hanno concordato con la proposta del capo economista Philip Lane di mantenere invariati i tre tassi di interesse chiave e c’è stato consenso sul fatto che sarebbe “prematuro discutere i tagli dei tassi durante l’attuale incontro”. È quanto emerge dai verbali della riunione del 6-7 marzo, durante la quale è stato “invece affermato che era importante avanzare ulteriormente nel processo di disinflazione e accumulare ulteriori prove affinché il Consiglio direttivo fosse sufficientemente fiducioso che l’inflazione sarebbe tornata al livello target in modo tempestivo e sostenibile”.

Data più chiaramente visibile

È stato sottolineato che, oltre alle nuove proiezioni relative al personale, il Consiglio direttivo avrà a disposizione molti più dati e informazioni entro la riunione di giugno, soprattutto sulla dinamica salariale. Permangono “dubbi sulla sostenibilità del processo disinflazionistico, in particolare nei servizi e nell’inflazione interna, a causa delle prospettive incerte per la crescita dei salari, la crescita della produttività e i margini di profitto”.

Pronta la sforbiciata

Nell’area euro “si stanno realizzando le condizioni per avviare un allentamento monetario” da parte della Bce. Lo afferma il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, “La congiuntura globale continua a essere debole. Il ristagno del commercio internazionale e l’incertezza sollevata dalle tensioni geopolitiche pesano sull’attività economica”, ha proseguito. “La politica monetaria restrittiva della Banca centrale europea sta comprimendo la domanda e contribuisce, insieme al calo dei prezzi energetici, alla rapida diminuzione dell’inflazione. I rischi per la stabilità dei prezzi si sono ridimensionati – ha osservato ancora Panetta – e si stanno realizzando le condizioni per avviare un allentamento monetario”.

Powell attendista

Intanto, la Federal Reserve non  ha così fretta di tagliare i tassi ed ha bisogno di maggiori prove del rallentamento dei prezzi prima di ridurli. La Fed “ha tempo per decidere” su possibili tagli e vuole avere una maggiore fiducia sulla traiettoria al ribasso dell’inflazione prima di ridurre il costo del denaro – ha detto nelle scorse ore il Presidente Powell – aggiungendo che data la forza dell’economia e i progressi finora compiuti sull’inflazione, “abbiamo tempo per lasciare che i dati economici in arrivo guidino le nostre decisioni”. Se l’economia evolve “come ci attendiamo, la maggior parte dei membri della Fed ritiene probabilmente appropriato un taglio dei tassi a un certo punto quest’anno”. 

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