Immobiliare chiude settimana in rally: focus su mosse BCE e Fed

L'indice FTSE Italia Real Estate chiude sostenuto (+5%) facendo meglio del FTSE MIB (+4%) e dell'indice pan-europeo Stoxx 600 Real Estate (+3,3%)

Pubblicato: 24 Agosto 2024 10:00

QuiFinanza

Redazione

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Il settore immobiliare chiude una settimana molto positiva, mettendo a segno una performance migliore di quella del mercato, grazie alla conferma di un progressivo calo dei tassi di interesse in USA e UE, che favorirà il mercato dei mutui e quello immobiliare.

BCE e Fed: avanti tutta con la riduzione dei tassi

Le banche centrali mantengono una politica orientata all’accomodamento monetario, anche se ancora fortemente restrittiva, con tassi attese in progressivo calo ad un ritmo più o meno accelerato. La BCE, dopo aver effettuato un primo taglio a giugno, si è presa una lunga pausa estiva e sta pianificando un altro intervento (sempre da 25 punti) a settembre. Lo hanno confermato diversi esponenti dell’Eurotower, ma questa prospettiva è avallata anche dai più recenti dati dei PMI (in peggioramento) e dalla crescita più lenta dei salari, che allenta le pressioni inflazionistiche.

Quanto alla Federal Reserve, dovrebbe finalmente sciogliere ogni riserva e procedere con il primo taglio a settembre. Lo ha confermato Powell da Jackson Hole senza dare troppe indicazioni sulla misura e sulla cadenza degli interventi, anche se il mercato già scommette su almeno due interventi entro l’anno.

Ancora segnali positivi dal mercato immobiliare

In Italia c’è un mercato immobiliare un po’ complicato che non consente una reale crescita dei prezzi dal gioco di domanda ed offerta. Dall’Osservatorio del mercato realizzato dal Catasto in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, emerge che si sono quasi più persone che case: 35,6 milioni di abitazioni per quasi 59 milioni di persone. Ne deriva che c’è 1 casa ogni 1,6 abitanti o più realisticamente 2 case per ogni 3 abitanti. Le città con il maggior numero di case in assoluto rimangono le metropoli come Milano, Roma e Torino. La casa media italiana ha una superficie di 118 metri quadrati e conta 5,5 stanze.

Dal fronte macro emergono segnali di ottimismo per il florido mercato statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a luglio un incremento dell’1,3%, dopo il -5,2% riportato a giugno: vendute 3,95 milioni di abitazioni, più del previsto.

L’andamento del settore in Borsa

Il settore immobiliare ha vissuto una settimana nel molto buona a livello europeo, dove l’indice Stoxx 600 Real Estate ha fatto segnale un +3,3% su base settimanale, portando la performance da inizio anno a +2% circa.

Una performance migliore è stata messa a segno dall’Italia, dove l’indice FTSE Italia All Share Real Estate ha portato a casa un forte rialzo di oltre il 5%, superando anche l’indice di mercato FTSE MIB che ha guadagnato attorno al 4%.

Migliori e peggiori

Sul fronte Corporate, segnali confortanti sono arrivati dalla big delle case di lusso Toll Brothers, che si è avvantaggiata di risultati trimestrali oltre attese e dei positivi giudizi degli analisti.

Fra le società immobiliari quotate a Piazza Affari vi sono stato pochi spunti. Fra le  componenti l’indice di settore le migliori performance settimanali sono quelle di Gabetti (+4,5%), IGD (+6,7%), che continua ad avvantaggiarsi del nuovo piano strategico e della promessa di distribuzione di un dividendo. Trascurabili le performance di Brioschi (-0,4%), Risanamento (+0,4%) e Aedes che chiude con un quasi nulla di fatto.

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