Mercato obbligazionario: cosa aspettarsi nel 2024?

Secondo le previsioni, dovrebbero offrire rendimenti superiori alla media: l'analisi di Arun Sai, Senior Multi Asset Strategist di Pictet Asset Management

Pubblicato: 20 Gennaio 2024 10:00

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

“Gli investitori nel mercato del reddito fisso hanno trascorso la maggior parte del 2023 cercando di far fronte a severi sbalzi di volatilità in quanto le banche centrali hanno aumentato i tassi di interesse in modo aggressivo. Le circostanze dovrebbero essere, però meno difficili il prossimo anno: secondo le nostre previsioni, nel 2024 le obbligazioni dovrebbero offrire rendimenti superiori alla media, grazie a un ritorno cedolare pi elevato, una crescita del PIL nominale più debole e una graduale transizione delle politiche monetarie delle banche centrali verso un modesto allentamento”.  Lo scrive Arun Sai, Senior Multi Asset Strategist di Pictet Asset Management.

Cosa accadrà nel 2024

Le nostre proiezioni – si legge nella lunga analisi – tengono conto di diversi fattori economici e tecnici. I principali elementi chiave delle nostre analisi per il calcolo delle proiezioni sono la crescita del PIL, l’inflazione e i tassi di interesse ufficiali. Nello specifico, “ci aspettiamo una crescita dell’economia globale del 2,3% il prossimo anno, al di sotto del suo potenziale a lungo termine e in calo rispetto al 2,5% del 2023. Buona parte del rallentamento deriverà ࠤdalla debolezza delle principali economie sviluppate, in particolare USA e Cina, mentre le economie emergenti registreranno nel complesso una crescita più sostenuta. E se la crescita rallenterà così anche l’inflazione, che stimiamo dovrebbe scendere al 4,6% a livello globale nel 2024, rispetto al 5,5% di quest’anno”.

Cosa monitorare

“Prevediamo, inoltre, che l’inflazione nei Paesi sviluppati scenda al 3,0% rispetto al 4,7% di quest’anno, il che potrebbe indurre la Federal Reserve statunitense e la Banca Centrale Europea a iniziare a tagliare i tassi d’interesse entro la metà del 2024, anche se in misura inferiore a quanto attualmente scontato dal mercato.E’ probabile che il Regno Unito vedrࠬà l’inflazione più che dimezzarsi al 2,5% rispetto al 7,4% di quest’anno, consentendo alla Banca d’Inghilterra di diventare la prima grande banca centrale a tagliare i tassi di interesse il prossimo anno; alla luce di queste stime, ci aspettiamo che i tassi base del Regno Unito scenderanno di 75 punti base nel 2024. D’altra parte, le pressioni sui prezzi sono destinate a persistere nelle economie emergenti; l’inflazione cinese salirࠡà al 2% dallo 0,4% nel 2023″, prosegue l’analista.

Dal Regno Unito al Giappone

Quanto alle obbligazioni governative del Regno Unito e degli Stati Uniti “dovrebbero sovraperformare le loro omologhe dei mercati sviluppati. Mentre le obbligazioni in valuta locale dei mercati emergenti dovrebbero emergere come vincitrici in assoluto, con un rendimento previsto superiore al 12% in dollari USA. Ciò incorpora la nostra previsione che nel 2024 il dollaro si indebolirà oltre il 4% rispetto a un paniere di valute.”

“Anche il debito dei mercati emergenti denominato in dollari dovrebbe sovraperformare, dato che il suo rendimento attuale si attesta al 9%, il più alto del mercato delle obbligazioni sovrane, circa 200 punti base al di sopra della sua media a 10 anni. Infine, secondo le nostre previsioni, il Giappone l’unico mercato destinato a generare perdite di capitale; ci attendiamo, inoltre, rendimenti anemici per i titoli di Stato svizzeri, pari a poco più dell’1%. Sia le obbligazioni di Stato giapponesi sia quelle svizzere sono infatti mercati a basso rendimento, in cui le prospettive di rendimento annualizzato al netto dell’inflazione – o rendimenti reali – restano negative”. 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963