Rallenta il mercato del Green, Social & Sustainability (GSS) Bond nel terzo trimestre dell’anno segnando una leggera contrazione del 3% delle emissioni rispetto all’anno precedente. Nonostante questo lieve rallentamento dei volumi complessivi, il mercato mostra una notevole resilienza, con i Green e Sustainability Bond che insieme rappresentano quasi il 90% delle emissioni totali del trimestre. E’ quanto emerge dall’ultimo GSS Bond Report di MainStreet Partners, che analizza anche le dinamiche delle emissioni a livello regionale.
Europa al top per emissioni
L’Europa si conferma la regione più attiva, con un incremento del 40% delle emissioni di Green Bond rispetto allo stesso periodo del 2024, pari all’86% del volume regionale. Parallelamente, il mercato GSS asiatico continua a crescere rapidamente, trainato da Cina, Corea del Sud e Giappone, mentre le emissioni nelle Americhe mostrano un calo.
“Il mercato dei Green Bond continua a dimostrare resilienza e maturità. Nonostante le incertezze macroeconomiche e regolamentari, l’attività resta sostenuta, con l’Europa che consolida la propria leadership e lo EU Green Bond Standard già al 7% delle emissioni europee complessive”, sottolinea Pietro Sette, Research Director di MainStreet Partners, aggiungendo “il mercato non cresce solo in termini di dimensioni, ma anche di trasparenza e credibilità: un segnale incoraggiante per l’intera finanza sostenibile”.
Adattamento climatico: l’anello mancante
Questo report mette in luce un grande assente: l’adattamento climatico. Scarsi risultano infatti i fondi per finanziare progetti di adattamento climatico. Dal 2018, solo l’1,8% dei proventi dei GSS Bond è stato destinato a progetti di adattamento, nonostante l’aumento dei rischi fisici legati ai cambiamenti climatici.
A livello globale, 1,8 miliardi di persone vivono oggi in aree ad alto rischio di inondazioni – si sottolinea – mentre nel 2024 le perdite economiche legate alla siccità hanno superato i 13 miliardi di dollari. Gli emittenti pubblici restano i principali finanziatori i progetti per l’adattamento climatico, rappresentando oltre il 96% delle emissioni di Green Bond con finalità di adattamento tra il 2020 e il 2024.
Sebbene l’interesse stia crescendo, MainStreet avverte che la scarsa comparabilità dei dati e la limitata rendicontazione post-emissione continuano a ostacolare la crescita dei finanziamenti per l’adattamento. Solo il 30% degli emittenti che includono progetti di adattamento nei propri framework dichiarano successivamente l’effettiva allocazione dei proventi.
Lo EU Green Bond Standard accelera, rappresenta già il 7% delle emissioni europee di Green Bond da inizio anno. Tra le emissioni più rilevanti, il debutto sovrano della Danimarca e l’obbligazione emessa dalla finlandese TVO, la prima legata al settore nucleare conforme al nuovo standard.