Fed “promette” un taglio dei tassi a settembre: ora la parola passa a Powell

Il mercato adesso è in cerca di conferme per altri possibili interventi entro l'anno e si scommette su tre tagli consecutivi in autunno. Una ipotesi avallata dai dati del mercato del lavoro e che potrebbe essere confermata da Powell da Jackson Hole

Pubblicato: 22 Agosto 2024 10:52

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Redazione

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La Federal Reserve, nell’ultima riunione tenutasi a fine luglio, ha confermato che taglierà i tassi d’interesse a settembre, dopo aver fatto slittare ancora questa decisione nell’ultimo meeting di fine luglio. E’ quanto emerso dai verbali dell’ultima riunione del FOMC, il Comitato di politica monetaria della Federal Reserve, pubblicati ieri sera, che hanno confermato l’inclinazione dei banchieri ad avviare un percorso di ridimensionamento del costo del denaro.

Maggioranza a favore di un taglio

“La stragrande maggioranza” dei banchieri – rivelano le Minutes – ha giudicato “appropriato” procedere con un taglio dei tassi al prossimo incontro di settembre.

“Nel discutere le prospettive della politica monetaria – si legge – i partecipanti hanno notato che la crescita dell’attività economica è stata solida, che si sono verificati ulteriori progressi sull’inflazione e che le condizioni nel mercato del lavoro si sono allentate”, pertanto “la stragrande maggioranza ha osservato che, se i dati continueranno ad arrivare come previsto, sarebbe probabilmente opportuno allentare la politica monetaria nel prossimo incontro“.

Utile l’approccio legato ai dati in arrivo

I banchieri della Fed hanno poi “sottolineato l’importanza di confermare l’approccio data-dependent del Comitato” ed hanno ribadito che “le decisioni di politica monetaria sono condizionate dall’evoluzione dell’economia piuttosto che seguire un percorso prestabilito”.

“I membri (della Fed) hanno convenuto che, nel valutare l’orientamento appropriato della politica monetaria, continueranno a monitorare le implicazioni delle informazioni in arrivo sulle prospettive economiche” e si dicono “pronti ad adeguare opportunamente l‘orientamento della politica monetaria qualora emergessero rischi che potrebbero impedire il raggiungimento degli obiettivi” e per questo “terranno conto di un’ampia gamma di informazioni, comprese le letture sulle condizioni del mercato del lavoro, sulle pressioni inflazionistiche e sulle aspettative di inflazione, nonché sugli sviluppi finanziari e internazionali“.

“Il Comitato ritiene che i rischi per il raggiungimento dei suoi obiettivi di occupazione e inflazione – concludono le Minutes – continuino a spostarsi verso un migliore equilibrio” e che la Fed “è attenta ai rischi” per entrambi gli obiettivi del suo duplice mandato.

L’attesa dell’intervento di Powell

Ora i riflettori sono puntati sul simposio di Jackson Hole, che prende il via oggi 22 agosto, per concludersi venerdì 24 agosto. Il tradizionale incontro dei banchieri centrali, ospitato in Wyoming dalla Fed di Kansas City conoscerà il suo momento culminante venerdì pomeriggio alle ore 16, quando è in calendario il discorso del Presidente Powell.

Se un taglio dei tassi a settembre è ormai pressoché scontato, gli operatori di mercato cercheranno di avere conferme sull’eventualità di altri tagli entro l’anno, mentre si rafforza il fronte di chi scommette su tre tagli consecutivi questo autunno. Una aspettativa avallata anche dai deboli dati del mercato del lavoro: il Dipartimento del Lavoro americano ha pesantemente rivisto al ribasso (-818 mila unità) i numeri occupazionali degli ultimi 12 mesi a marzo 2024, confermando le preoccupazioni di un eccessivo indebolimento del mercato del lavoro.

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