Crolla il mercato del crowdinvesting ma crescono gli investimenti sostenibili

Il valore del mercato è sceso da 344 milioni del 2023 a 302 milioni. Aumentano però gli investimenti sostenibili: gli investimenti ESG centered risultano anche i più sicuri cn appena l’1,73% di tasso di default

Pubblicato: 1 Settembre 2024 09:30

QuiFinanza

Redazione

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In termini assoluti il mercato del crowdinvesting (equity, lending, minibond) è passato dai 344 milioni di euro dello scorso anno (luglio 2022-giugno 2023) a 302 milioni di euro di quest’anno (luglio 2023-giugno 2024). A metterlo in evidenza è Ener2Crowd.com, la piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti green, basandosi sui dati della School of Management del Politecnico di Milano. Il mercato è in sofferenza ed il crollo maggiore lo registra la parte equity (-25,5%). Si salvano i minibond, che però rappresentano una piccolissima parte di questo mercato, e l’immobiliare, dove però i tassi di default sono elevatissimi.

 Aumentano gli investimenti sostenibili

Nonostante questa situazione di decrescita generalizzata, Ener2Crowd.com, che opera appunto nell’ambito degli investimenti sostenibili, è invece in crescita. Nel report della School of Management del PoliMi, alla data del 30 giugno 2024, la piattaforma preferita dai “greenvestor” si colloca al quinto posto per ammontare dei prestiti erogati nell’ambito del business. Il numero complessivo delle piattaforme autorizzate è crollato: a giugno 2024 ne risultavano meno della metà rispetto a quelle dell’anno precedente (33 contro 75). Il numero di operatori è passato da 48 a 18 per l’equity crowdfunding e da 27 a 15 per il lending crowdfunding. Dall’analisi di dati, il segmento degli investimenti sostenibili risulta inoltre quello più sicuro, caratterizzato da appena l’1,73% di tasso di default medio.

Il dettaglio

Gli analisti di Ener2Crowd osservano che alla data di oggi la contrazione principale del mercato si è verificata nel settore dell’equity crowdinvesting (-26%) con un volume totale raggiunto pari a 107 milioni di euro; mentre il lending crowdinvesting registra una contrazione del 7%, imputabile precipuamente alla perdita del settore consumer, che è passato nelle mani di operatori istituzionali o ha cessato la propria attività per questioni di tassi di default.

La situazione nel lending

Nel lending, dei 170 milioni di investimenti, l’85% riguarda il settore immobiliare, in cui però stanno aumentando significativamente i tassi di default (ufficialmente all’8%). Da ciò che si può leggere sui gruppi online e sui forum, la reale percentuale potrebbe però attestarsi intorno al 30%. Il rimanente 15% delle risorse finanziare raccolte nel segmento lending, pari a circa 24 milioni di euro, sono invece destinate alle imprese (settore business), impiegate nel 50% dei casi in progetti ad impatto o ESG.

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