Il settore immobiliare chiude la settimana proseguendo il rally della scorsa ottava con le banche centrali che continuano a catalizzare l’attenzione degli investitori, poiché una politica espansiva favorisce il mercato dei mutui e dunque anche il settore del Real Estate.
L’euforia sui tassi fa da assist al comparto
Il dato sul mercato del lavoro americano, diffuso nella seduta di venerdì, che ha catalizzato l’attenzione degli investitori per tutta la settimana, ha mostrato un andamento inferiore alle attese, incoraggiando l’ipotesi del taglio dei tassi Fed nella riunione del 18 settembre. Dopo la pubblicazione del rapporto sull’occupazione di agosto, i trader puntano su un taglio dei tassi d’interesse di 50 punti base da parte della banca centrale americana: ora, i trader danno il 55% di possibilità di un taglio di 50 punti, contro il 45% di possibilità per un taglio di 25 punti base.
Allo stesso tempo, accelerano le domande di mutuo negli Stati Uniti, nella settimana al 30 agosto. L’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra un incremento dell’1,6%, dopo il +0,5% della settimana precedente. L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è calato dello 0,3%, mentre quello relativo alle nuove domande registra un deciso incremento del 3,3%. Secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA), i tassi sui mutui trentennali sono scesi marginalmente al 6,43% dal 6,44% della settimana precedente.
Nel Regno Unito, secondo il report di Halifax i prezzi delle case si portano al top dalla fine del 2022, aggiungendo segnali di un rinnovato slancio del mercato immobiliare dopo il recente calo dei tassi di interesse. In particolare, i costi hanno visto un aumento del 4,3% ad agosto, il maggior incremento annuale dal novembre 2022, mentre su mese hanno visto un timido +0,3%. Halifax ha collegato l’aumento dell’attività nel mercato immobiliare alla decisione della Banca d’Inghilterra di tagliare i tassi d’interesse il mese scorso, portandoli al 5% da un massimo di 16 anni del 5,25%, la prima riduzione dal marzo 2020.
Immobiliare, un settore in fermento
Secondo il report mensile dell’Ufficio Studi di Idealista, ad agosto, il costo medio degli affitti in Italia ha registrato una lieve diminuzione dello 0,1%, mantenendo il prezzo medio stabile a 14,2 euro al metro quadro rispetto a luglio. Su base annua, i prezzi sono aumentati dell’8,8%.
L’analisi delle compravendite effettuate attraverso le reti del Gruppo Tecnocasa nel 2023 ha evidenziato che l’età media degli acquirenti in Italia si attesta su 43,7 anni, in crescita rispetto al 2022 quando si fermava a 42,7 anni. Gli acquirenti under 34 compongono la fascia di età più attiva sul mercato italiano, con una quota però in calo rispetto al 2022 quando arrivavano al 31,2%.
Sul fronte societario, il gruppo REA di proprietà di Rupert Murdoch ha fatto sapere che sta valutando un’offerta di acquisto per il portale immobiliare britannico Rightmove con l’obiettivo di creare un’azienda immobiliare digitale globale.
L’andamento del settore in Borsa
Il settore immobiliare ha vissuto una settimana ancora incerta a livello europeo, dove l’indice Stoxx 600 Real Estate che chiude con un calo del 2,8% su base settimanale. Una performance migliore è stata messa a segno, invece, dall’Italia, dove l’indice FTSE Italia All Share Real Estate ha portato a casa un rialzo del 4,4%, superando anche l’indice di mercato FTSE MIB che ha perso l’1,8%.
Chi sale e chi scende
Fra le società immobiliari quotate a Pizza Affari e componenti l’indice di settore, la migliore performance è quella di IGD che balza di oltre 13 punti percentuali. Tra i peggiori cali, invece, Brioschi che cede circa il 3%, seguita da Next Re e Risanamento che scivolano di oltre il 2%.