BCE completa review assetto operativo politica monetaria: tassi e spread

Il tasso sui depositi resterà lo strumento principale per l'attuazione della politica monetaria ma lo spread rispetto alle operazioni di rifinanziamento scenderà a 15 punti

Pubblicato: 14 Marzo 2024 13:38

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

La BCE ha annunciato un cambio dell’assetto operativo apportato alla per l’attuazione della politica monetaria, a seguito della review avviata nel dicembre 2022. Le decisioni assunte stabiliscono i principi e i parametri fondamentali per l’attuazione della politica monetaria e l’erogazione della liquidità della banca centrale in un contesto di diminuzione graduale dell’eccesso di liquidità nel sistema bancario, che rimarrà tuttavia significativa nei prossimi anni.

I principi guida

Il Consiglio direttivo della BCE ha stabilito innanzitutto una serie di principi, che in futuro guideranno l’attuazione della politica monetaria. I principi fondamentali sono i seguenti:

 

Parametri e caratteristiche dell’assetto operativo

Il Consiglio direttivo continuerà a indirizzare l’orientamento della politica monetaria adeguando il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale e ci si aspetta che i tassi di interesse a breve termine del mercato monetario tendano in prossimità di questo tasso, con un margine di tolleranza in termini di variabilità, sempreché non risulti offuscato il segnale sull’orientamento che si intende imprimere alla politica monetaria.

L’Eurosistema fornirà liquidità tramite un’ampia varietà di strumenti, tra cui operazioni di rifinanziamento a breve termine (ORP) e operazioni di rifinanziamento a più lungo termine con scadenza a tre mesi (ORLT) nonché, in una fase successiva, operazioni strutturali di rifinanziamento a più lungo termine e un portafoglio strutturale di titoli. Le operazioni a breve  ed anche quelle a tre mesi continueranno a essere condotte con procedure d’asta a tasso fisso e piena aggiudicazione degli importi richiesti, a fronte di una gamma estesa di garanzie, in modo da soddisfare il fabbisogno di liquidità delle banche.

Il differenziale tra il tasso praticato nelle operazioni di rifinanziamento presso la BCE e quello sui depositi presso la banca centrale sarà ridotto a 15 punti base a partire dal 18 settembre 2024, rispetto agli attuali 50 punti base. Il restringimento del differenziale incentiverà le richieste nelle aste, rendendo probabile un’evoluzione dei tassi a breve del mercato monetario in prossimità del tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale, e limiterà il potenziale margine di variabilità dei tassi a breve termine del mercato monetario.

In linea con le sue decisioni di politica monetaria, il Consiglio direttivo prevede la continuazione del processo di riduzione delle consistenze in titoli detenuti nel Programma di acquisto di attività (PAA) e nel Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, PEPP).

Il coefficiente utilizzato per determinare i requisiti di riserva obbligatoria delle banche rimane invariato all’1%. La remunerazione delle riserve obbligatorie resta immutata allo 0%.

Prossima revisione

La BCE prevede di effettuare un riesame dei parametri fondamentali dell’assetto nel 2026 sulla base dell’esperienza maturata nel periodo intercorso, oppure prima se necessario.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963