Secondo l’ultimo Rapporto sull’Open Banking in Italia della Banca d’Italia, il settore mostra segnali di consolidamento ma resta marginale rispetto al totale dei pagamenti digitali. Solo lo 0,13% dei bonifici online è effettuato tramite piattaforme Open Banking, evidenziando un’adozione ancora limitata tra i consumatori. Il modello, introdotto con la direttiva PSD2, consente a terze parti autorizzate (TPP) di accedere ai dati dei conti correnti per offrire nuovi servizi finanziari, ma la diffusione è frenata da una scarsa consapevolezza degli utenti e da performance tecniche non sempre ottimali.
Il motore corporate
La Banca d’Italia rileva una forte crescita nel segmento B2B, dove le imprese sfruttano l’integrazione con i propri sistemi ERP per automatizzare pagamenti, incassi e riconciliazioni. Nel 2024 il valore medio delle transazioni ha superato i 2.200 euro, segno di un uso sempre più orientato alla gestione della tesoreria aziendale. Le operazioni Payment Initiation Service (PISP) e Account Information Service (AISP) mostrano un aumento significativo, a conferma di un interesse crescente per soluzioni di pagamento integrate e a basso costo rispetto ai canali tradizionali.
Operatori italiani dominanti, ma poca presenza all’estero
Il rapporto evidenzia una forte concentrazione nazionale: il 79% dei pagamenti e il 60% degli accessi informativi tramite API, cioè interfacce tecnologiche che consentono lo scambio sicuro di dati, provengono da operatori italiani. Tuttavia, la capacità di internazionalizzazione rimane bassa: su 20 Third Party Provider (TPP) italiani, solo uno opera oltre confine. Al contrario, Paesi come Francia, Lituania e Irlanda contano un numero più elevato di operatori attivi anche all’estero, segno di un ecosistema più competitivo e dinamico.
Prospettive tra PSD3 e Open Finance
La qualità delle API migliora, con un tasso di errore sotto il 5% e tempi di risposta medi di circa 600 millisecondi, ma il futuro del settore dipenderà dall’evoluzione normativa e tecnologica. La prossima PSD3 e il regolamento FIDAR, che completano il quadro della regolamentazione europea, potrebbero rafforzare l’adozione di modelli remunerativi più equilibrati, come lo schema SPAA (SEPA Payment Account Access), e favorire l’evoluzione verso l’Open Finance. La Banca d’Italia sottolinea che l’Open Banking rappresenta una leva strategica per l’innovazione nei pagamenti, ma la sua crescita richiede un chiaro valore aggiunto per gli utenti e un impegno strutturale da parte del sistema bancario.