Emendamenti e Decreto Fiscale, come il governo plasma la Manovra economica

Governo e opposizioni si scontrano su emendamenti e Decreto Fiscale legati alla Manovra 2025: tra strategie, fondi e tensioni politiche

Pubblicato: 29 Novembre 2024 08:34

Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Dietro le quinte della Legge di Bilancio 2025 e del decreto fiscale ad essa collegato, c’è un documento che sta alimentando un acceso dibattito politico: i Supersegnalati informali. Nove pagine che raccolgono proposte gradite a Palazzo Chigi, comprese alcune provenienti dall’opposizione, in un’operazione che punta a consolidare il controllo dell’esecutivo anche su idee altrui. Dai voucher per le scuole paritarie al completamento della linea C della metro di Roma, passando per l’aumento della dote del 2×1000 ai partiti, il governo gioca una partita tra concessioni strategiche e arroccamenti.

Il decreto fiscale, già approvato dal Senato con fiducia, prepara il terreno anticipando spese e interventi per il 2025, tra cui l’incremento delle risorse per i partiti e nuove agevolazioni per famiglie e imprese. Allo stesso tempo, il tesoretto da 520 milioni previsto nella manovra promette di diventare il nuovo campo di battaglia: il 60% delle risorse sarà riservato alla maggioranza, lasciando all’opposizione una fetta limitata, ma comunque cruciale per affermare la propria presenza politica.

Mentre le opposizioni accusano il governo di pilotare il processo e di sfruttare emendamenti strategici per intestarsi il merito di misure trasversali, il percorso della Manovra resta un terreno minato, dove ogni articolo è una potenziale miccia pronta a esplodere.

Esempi di emendamenti scelti

Tra gli emendamenti presi in estrema considerazione, spicca quello del deputato Pd Andrea Casu, che prevede lo stanziamento di 325 milioni per il completamento della linea C della metropolitana di Roma. Il tema piace anche alla maggioranza, il che rende probabile la sua approvazione.

Nel documento emergono anche proposte che puntano a orientare l’uso del cosiddetto tesoretto da 520 milioni, suddiviso tra il 2025 e il 2027, riservato alle modifiche parlamentari. Di questa somma, il 60% sarà destinato alla maggioranza e il restante 40% distribuito tra opposizioni (Pd, M5S, Avs, Italia Viva, Azione e Più Europa).

Voucher per le scuole paritarie: una proposta che ritorna

Nel dibattito sulla legge di bilancio 2025, riemerge una proposta assente dalla prima lista di emendamenti prioritari segnalati dai partiti: il voucher per le scuole paritarie destinato alle famiglie con un Isee inferiore a 40mila euro.

Due emendamenti, uno di Fratelli d’Italia e uno di Lorenzo Cesa, propongono bonus rispettivamente di 1.500 e 2.000 euro. L’elenco circolato tra i parlamentari include anche un’esenzione dell’Imu per le scuole paritarie, sempre avanzata da Cesa, e una modifica Dem per riservare l’accesso al Fondo di garanzia per la prima casa a specifiche categorie, tra cui giovani coppie, genitori single con figli, inquilini di case popolari e under 36.

Finanziamento ai partiti: il 2×1000 sfiora i 30 milioni

La dote del 2×1000 per i partiti politici raggiungerà quasi 30 milioni di euro nel 2024 grazie a un intervento di fine percorso nel decreto fiscale. Originariamente previsto un aumento di 3 milioni, il finanziamento è stato ulteriormente ritoccato in Commissione Bilancio del Senato, portando l’incremento a 4,691 milioni.

Questa modifica è stata introdotta per adeguare le risorse alle scelte dei contribuenti che hanno destinato una quota dell’Irpef ai partiti tramite il 2×1000. La somma complessiva per il prossimo anno si attesta a 29,79 milioni, superando i 25,1 milioni inizialmente previsti, ritenuti insufficienti.

Proposte locali e questioni infrastrutturali

Nel pacchetto emergono anche emendamenti di respiro locale, come quello di Tommaso Antonino Calderone (Fi) che punta a rendere gratuito lo svincolo di Villafranca Tirrena, interessato dai lavori per il Ponte sullo Stretto. Un tentativo di affrontare i disagi infrastrutturali legati a questo progetto controverso.

Le prossime tappe della Legge di Bilancio

Il percorso della legge di bilancio prosegue alla Camera, con l’approdo in Aula fissato per il 13 dicembre. L’elenco degli emendamenti prioritari, arricchito da proposte come i voucher per le scuole paritarie, contribuirà a definire i contorni di un testo che deve affrontare numerosi nodi economici e sociali prima della scadenza dei lavori. La votazione e l’approvazione degli emendamenti dovrebbe cominciare la prima settimana di dicembre.

Il governo punta a terminare l’intero iter parlamentare entro il 31 dicembre, per rendere operativa la nuova Legge di Bilancio dal primo gennaio 2025.

Decreto fiscale: fiducia al governo, cosa cambia con le nuove misure

Con 100 voti favorevoli, 46 contrari e un’astensione, il Senato ha dato il via libera al decreto fiscale, confermando la fiducia al governo. Il testo approvato approderà lunedì 2 dicembre alla Camera per un secondo passaggio, con scadenza fissata al 18 dicembre. La tensione tra i partiti della maggioranza resta alta, ma il provvedimento prosegue il suo percorso, alleggerendo di 1,7 miliardi i conti pubblici del prossimo anno.

Concordato biennale: una seconda chance per le imprese

Le aziende in difficoltà fiscale avranno tempo fino al 12 dicembre per aderire al concordato biennale. Questa proroga, però, non è una semplice fotocopia delle edizioni precedenti. Due emendamenti spingono l’acceleratore: ora possono rientrare anche le società che hanno rivisto i propri assetti, a patto che i soci siano rimasti gli stessi o diminuiti. Un ravvedimento ulteriore amplia le opzioni per chi vuole mettersi in regola. Insomma, un compromesso fiscale che mira a chiudere vecchi conti, ma senza sconti.

Partite Iva: il secondo acconto si prende una pausa

Buone notizie per chi lavora in proprio: il secondo acconto Irpef, fissato inizialmente per il 2 dicembre, slitta al 16 gennaio. Non solo: c’è la possibilità di rateizzare in cinque comode tranche fino a maggio. La proroga riguarda chi ha incassato meno di 170 mila euro. Un piccolo, ma gradito, respiro per molti.

Tra gli altri interventi economici, si segnala l’aumento di 4,7 miliardi per il credito di imposta di Transizione 4.0, destinato agli investimenti in beni strumentali, e 50 milioni per Open Fiber, da impiegare nel riequilibrio finanziario dei piani regionali per la banda ultra-larga.

Bonus Natale: più famiglie incluse nell’agevolazione natalizia

Sotto l’albero dei dipendenti arriva un contributo da 100 euro insieme alla tredicesima. E non si tratta più di un regalo per pochi: la platea si allarga a chi ha figli a carico, compresi i genitori single. L’obiettivo è quello di raggiungere oltre due milioni di famiglie con redditi sotto i 28 mila euro. Un segnale di attenzione che, con la crisi in corso, vale più di mille parole.

Finanziamenti ai partiti: il 2xmille si gonfia. Bufera sul canone Rai

Tra le questioni più dibattute, il finanziamento ai partiti e la riduzione del canone Rai hanno monopolizzato le discussioni. Sul fronte politico, il tentativo di superare il 2×1000 e reintrodurre il finanziamento pubblico diretto è stato stoppato dal Quirinale, che ha richiesto una revisione trasparente e ampia. Alla fine, come detto prima, si è optato per un aumento di 4,6 milioni delle risorse destinate al 2×1000, portando il totale a 29,6 milioni per il 2024.

Sul canone Rai, invece, il governo ha subito una sconfitta inaspettata: l’emendamento della Lega per prorogare fino al 2025 la riduzione da 90 a 70 euro è passato con l’appoggio decisivo di Forza Italia, che ha mantenuto la sua linea contraria.

Payback farmaceutico: il calcolo si fa più complesso

La sanità è al centro di alcune modifiche sostanziali. La redistribuzione regionale del payback farmaceutico, che tiene ora conto anche dello sforamento della spesa sanitaria, mira a bilanciare meglio le risorse tra le Regioni. Le somme non utilizzate per l’emergenza Covid, invece, saranno destinate al recupero delle liste d’attesa, con un termine massimo fissato al 31 dicembre 2025.

Investimenti e assunzioni per accelerare i pagamenti della Pa

Per affrontare i ritardi nei pagamenti dei debiti commerciali, ministeri ed enti locali potranno assumere personale specializzato con contratti a termine fino alla fine del 2026. Inoltre, la nuova società in-house del Ministero delle Infrastrutture riceverà 343 milioni per gestire le tratte autostradali statali.

Nuove risorse per Polizia e Vigili del Fuoco

Infine, via libera agli straordinari per le Forze di Polizia e i Vigili del Fuoco, con risorse aggiuntive stanziate per garantire i servizi necessari anche in occasione di grandi eventi, come il Giubileo.

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