Il decreto Milleproroghe è legge, tutte le misure dalla rottamazione ai contratti a termine

Milleproroghe diventa legge: riaperta la rottamazione quater, proroghe fiscali, polizze obbligatorie, stop multe no vax, contratti flessibili e fondi per imprese e scuola

Pubblicato: 21 Febbraio 2025 08:22

Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

La Camera dei deputati ha approvato definitivamente il Decreto Milleproroghe con 165 voti favorevoli, 105 contrari e 3 astensioni. Il via libera di Montecitorio trasforma il provvedimento in legge, un contenitore variegato di proroghe e correttivi normativi che toccano i settori più disparati. Dopo il passaggio al Senato, il testo è ora in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entro il 25 febbraio, pronto a scatenare nuove discussioni tra favorevoli e scettici.

Tra le misure più discusse spicca la riapertura della rottamazione quater, che offre una seconda possibilità a chi ha perso l’agevolazione per un mancato pagamento. Niente proroga invece per il concordato preventivo biennale, nonostante le pressioni di categorie economiche e commercialisti. Sul fronte fiscale, slittano alcune scadenze, mentre le imprese dovranno adeguarsi alle polizze catastrofali entro il 31 marzo senza ulteriori rinvii.

Si allunga anche la durata dei contratti a termine con meno vincoli, mentre le scuole guadagnano anni per mettersi in regola con le norme antincendio. La partita della sugar tax, invece, resta aperta: il rinvio c’è, ma sarà gestito in un provvedimento separato.

Stop alle sanzioni per chi non si è vaccinato

Via il balzello per chi ha dribblato l’obbligo vaccinale anti-Covid. Stop ai procedimenti in corso, annullate le sanzioni già comminate e, per chi aveva già messo mano al portafogli, niente rimborsi: i soldi incassati dallo Stato restano nelle sue casse. Un colpo di spugna che non riapre il capitolo per tutti, ma solo per chi non ha ancora versato un centesimo.

Proroga dello scudo erariale

Prorogata fino al 30 aprile 2025 la norma che salva amministratori e funzionari pubblici dalle grinfie della Corte dei Conti, a meno che non abbiano agito con dolo. La colpa grave resta fuori dal radar delle responsabilità, dando a chi maneggia risorse pubbliche un altro respiro di sollievo. Una tutela nata in piena emergenza pandemica che, nonostante le polemiche, continua a essere rinnovata senza troppi ripensamenti.

Rottamazione quater, nuova chance

Chi ha saltato una rata della rottamazione quater e si è visto chiudere la porta in faccia può tirare un sospiro di sollievo: c’è una seconda possibilità. Fino al 30 aprile 2025, chi era stato escluso per mancato pagamento può rientrare nel beneficio e riprendere il percorso di saldo agevolato.

Nessuna proroga, invece, per il concordato preventivo biennale, difeso strenuamente dalle associazioni di artigiani, commercianti e commercialisti, ma poi naufragato. Il pressing per un rinvio al 30 settembre non si è ancora spento, ma per ora rimane solo un’ipotesi sullo sfondo.

La rottamazione quater non è solo un’operazione contabile, ma ha conseguenze concrete sulle procedure esecutive. Chi si mette in regola vede sospeso il fermo amministrativo sul proprio veicolo, se tutti i debiti sono inclusi nella richiesta.

Anche i pignoramenti si dissolvono, a patto che l’asta non sia già andata a buon fine o che il credito non sia stato assegnato. Per chi ha immobili ipotecati, c’è la possibilità – a proprie spese e seguendo le regole – di ridurre l’importo garantito o ottenere una parziale liberazione dei beni bloccati.

Chi salta una rata può dire addio ai benefici della definizione agevolata. Anche pagamenti discontinui portano fuori dal perimetro dell’agevolazione, senza appelli. Lo Stato punta a incassare, senza distribuire premi a chi ignora le scadenze.

Contratti a termine con meno vincoli

Le imprese potranno continuare a rinnovare contratti a tempo determinato sopra i 12 mesi senza il fastidio delle giustificazioni burocratiche fino al 31 dicembre 2025. Una boccata d’ossigeno per chi gioca con la flessibilità del lavoro, meno per chi sperava in stabilità, ormai una chimera in Italia.

Polizze catastrofali, niente ulteriore rinvio

Le aziende dovranno adeguarsi all’obbligo di assicurazione contro le calamità naturali entro il 31 marzo 2025, senza scappatoie. Nessuna proroga all’orizzonte, nonostante le richieste insistenti da più parti. Un’unica eccezione è stata concessa al settore della pesca e dell’acquacoltura, che strappa qualche mese in più per mettersi in regola.

Transizione tecnologica, più incentivi

Chi investe nella trasformazione digitale non dovrà aspettare burocrazia e timbri: il credito d’imposta scatta anche per le spese sostenute dal primo gennaio 2024, indipendentemente da quando viene presentata la domanda. Un incentivo che strizza l’occhio a chi vuole correre senza aspettare i tempi pachidermici della macchina amministrativa.

Consulta dei tifosi rinviata

Il tanto discusso organo consultivo dei tifosi nei consigli di amministrazione delle società sportive viene rimandato ancora, stavolta fino al 31 dicembre 2027. Una proroga che sa di eterno cantiere, mentre le voci della curva restano fuori dalla stanza dei bottoni.

Limite di età sospeso per i bagnini

Per l’estate 2025, niente limite di età per chi vuole fare il bagnino: la maggiore età non sarà più un requisito per ottenere il brevetto di assistente bagnante. Un colpo di spugna che spalanca le porte ai giovanissimi. Intanto, chi ha il certificato in scadenza tra ottobre 2024 e settembre 2025 potrà continuare a usarlo fino alla fine della stagione.

Taser nelle polizie locali di tutti i comuni

Le polizie municipali dei comuni sotto i 20mila abitanti entrano nel club dei taser: d’ora in poi potranno sperimentare l’uso delle armi ad impulsi elettrici, un privilegio finora riservato solo ai centri più popolosi. Un’innovazione che sicuramente accenderà il dibattito sulla sicurezza locale.

Sicurezza nelle scuole, proroga sui requisiti antincendio

Scuole e sicurezza antincendio: un altro rinvio fino al 31 dicembre 2027. Ancora anni di tolleranza per chi non ha ancora messo in regola gli edifici, mentre studenti e insegnanti continuano a sperare che le misure non restino solo su carta.

Scadenze fiscali prorogate nel 2025

Nel 2025, il calendario fiscale si prende una boccata d’aria: i modelli dichiarativi avranno più tempo per vedere la luce, slittando dal 28 febbraio al 17 marzo.

Anche i contribuenti avranno margine di manovra, con le dichiarazioni Irpef, Ires e Irap che potranno essere presentate a partire dal 30 aprile invece del 15. Per gli smanettoni della contabilità, i software di supporto per gli Isa e il concordato preventivo biennale saranno pronti entro la stessa data.

Fondi per la prevenzione del tumore al seno

Un milione di euro per la prevenzione oncologica, con screening gratuiti spalmati su due anni: 200 mila euro nel 2025 e 800 mila nel 2026. Un investimento che accelera col tempo, nella speranza che i controlli non restino solo su carta ma diventino un’abitudine salvavita.

Assunzioni nella Pubblica Amministrazione

In continuità con il decreto reclutamento della Pa, le amministrazioni potranno bandire concorsi senza dover prima passare per la roulette della mobilità volontaria. Intanto, i dirigenti in pensione che offrono consulenze gratuite potranno restare in sella fino a due anni, raddoppiando il tempo concesso rispetto alla norma precedente.

Scudo penale per i medici prorogato

I medici restano sotto scudo penale fino a fine 2025: la responsabilità penale continuerà a scattare solo in caso di dolo o colpa grave, soprattutto nelle situazioni di carenza di personale. Una proroga che conferma l’orientamento del legislatore nel proteggere chi opera in prima linea nel caos della sanità pubblica.

Proroga dell’esenzione dalla fattura elettronica per i sanitari

Per tutto il 2025, i sanitari potranno continuare a sfuggire alla stretta della fatturazione elettronica, un’esenzione che evita loro di impelagarsi nella burocrazia digitale. Un altro anno senza obblighi telematici, mentre gli altri contribuenti si adeguano al nuovo regime.

Assemblee societarie digitali anche nel 2025

Anche nel 2025, aziende ed enti potranno riunirsi comodamente in pigiama davanti a uno schermo, grazie alla proroga delle assemblee a distanza. Niente obbligo di presenza fisica, con buona pace di chi sogna ancora le strette di mano e le sale riunioni ingessate.

Maggiori risorse per l’ex Ilva

L’assegno per gli stabilimenti in amministrazione straordinaria si gonfia di altri 100 milioni di euro, facendo lievitare il prestito ponte fino a 420 milioni. Una flebo di liquidità per un comparto che continua a navigare tra crisi e rinvii, col rebus su chi acquisterà l’ex Ilva.

Finanziamenti per i tutor scolastici

Cento milioni sul piatto per dare una spinta ai docenti impegnati nel tutoraggio e nell’orientamento. Un riconoscimento economico che premia chi aiuta gli studenti a non perdersi nel labirinto dell’istruzione.

Sugar tax rinviata, ma non nel Milleproroghe

La sugar tax slitta e resta fuori dal Milleproroghe. Il Governo promette di affrontarla con un altro provvedimento nei prossimi mesi, mentre le lobby del settore tirano un sospiro di sollievo e i consumatori si chiedono fino a quando durerà la tregua.

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