Il Bitcoin ha raggiunto un nuovo massimo storico proprio nel giorno delle elezioni presidenziali Usa, spinto dal sentiment positivo derivante dalla ormai probabile vittoria di Trump e dal supporto implicito che il candidato repubblicano ha mostrato nei confronti del settore delle criptovalute. La moneta virtuale ha raggiunto oggi i 75mila dollari.
I risultati del Bitcoin dopo la vittoria di Trump
Il Bitcoin continua a volare, spinto dai recenti sviluppi negli Stati Uniti. La criptovaluta, che ha superato la soglia dei 75mila dollari grazie alle aspettative di un possibile allentamento normativo in caso di vittoria di Donald Trump, ha avuto un incremento del 9% nelle ultime 24 ore.
Durante la campagna elettorale di queste elezioni Usa 2024, Trump ha promesso di rendere gli Stati Uniti “la capitale mondiale del Bitcoin e delle criptovalute”, proponendo un quadro normativo estremamente favorevole, in netto contrasto con l’amministrazione Biden, che ha optato per una regolamentazione più rigorosa del settore.
La notizia che il partito dell’ex presidente ha conquistato il controllo del Senato ha rafforzato l’aspettativa di ampi tagli fiscali, aumento delle tariffe e deregolamentazione, spingendo il dollaro. L’euro è scivolato a 1,0703 sul dollaro, cedendo l’1,79%, mentre il dollaro ha guadagnato l’1,48% sullo yen, salendo a 153,86.
Il rapporto complesso tra Trump e il Bitcoin
Molti investitori considerano l’ex presidente Trump un candidato più favorevole alle criptovalute rispetto a Kamala Harris, ma in passato la sua posizione era diversa. Nel 2021, in un’intervista a Fox News, Trump definì il Bitcoin una “truffa” e dichiarò che la criptovaluta dovesse essere maggiormente regolamentata per evitare interferenze con i mercati statunitensi, aggiungendo che “la valuta del mondo dovrebbe essere il dollaro”.
Tuttavia, con l’avvicinarsi delle elezioni del 2024, la sua posizione si è ammorbidita: a agosto ha espresso il desiderio di rendere gli Stati Uniti la capitale delle criptovalute del pianeta. Tanto che aveva lanciato nelle ultime settimane il World Liberty Financial, una piattaforma che Trump aveva presentato come un nuovo capitolo per le criptovalute negli Stati Uniti. “Per troppo tempo l’americano medio è stato schiacciato dalle banche e dalle elite finanziarie – aveva dichiarato Trump in una nota – È tempo di prendere posizione, insieme”. Tuttavia, il lancio della piattaforma non aveva convinto del tutto, attirando un pubblico inferiore alle aspettative, anche a causa di un crash del sito ufficiale.
Non solo; Trump ha promesso di allontanare il presidente della Securities and Exchange Commission (SEC), Gary Gensler, accusato di aver esercitato pressioni sulle criptovalute con un approccio rigoroso durante tutto il suo mandato. Al contrario, Kamala Harris ha adottato un approccio più equilibrato, dichiarando l’impegno a implementare una regolamentazione del settore delle criptovalute, ma con toni meno severi rispetto a quelli di Gensler.
Le altre monete virtuali in crescita
Non solo il Bitcoin è in crescita; anche Ethereum è in salita, segnando un aumento del 2,37%, arrivando a 2.578,51 dollari, ma il trend rialzista più interessante riguarda i memecoin.
Dogecoin ha registrato un incremento superiore al 22%, mentre Shiba Inu è salito dell’8%. Come noto, Elon Musk è uno dei principali sostenitori di Dogecoin, e già dopo l’acquisto di Twitter aveva alimentato una corsa all’acquisto della criptovaluta. L’imprenditore sudafricano è stato anche uno dei principali investitori e sostenitori di Trump, ed è attualmente in lizza per un posto nell’amministrazione del tycoon.