Gli affitti brevi bloccano la Manovra, via libera per il prelievo alle banche

La maggioranza prova a trattare al proprio interno sulla modifica della Manovra finanziaria, soprattutto sulla tassa sui dividendi e sugli affitti brevi

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

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La maggioranza sta trattando per arrivare a un compromesso sul testo della Manovra, da portare al voto in Parlamento. Ieri sono cominciate le audizioni, con diverse parti della società civile che hanno chiesto modifiche alla legge di Bilancio. Forte la pressione per modificare la tassa sui dividendi delle società con partecipazioni sotto il 10%.

Lo scontro tra i partiti di Governo rimane però quello sugli affitti brevi. Lega e Forza Italia continuano a chiedere una modifica sulla cedolare secca. Dal resto della maggioranza, però, si ribadisce che lo spazio per evitare l’aumento di questa tassa è poco.

Manovra, scontro sui dividendi

Nella prima giornata di audizioni è emersa una forte contrarietà da parte della società civile, in particolare dei commercialisti, per l’aumento della tassazione dei dividendi delle holding. La norma, inserita in Manovra, prevede che la tassa per i dividendi che le holding ricavano dalle partecipazioni sotto il 10% salga da poco più dell’1% alla normale tassazione sui profitti finanziari, il 24%.

Un aumento ritenuto dalle aziende improvviso e troppo alto, oltre che potenzialmente caotico per il sistema contributivo. In difesa di questa posizione c’è Forza Italia, che ha fatto della diminuzione della tassazione per le imprese uno dei punti fermi degli interventi promossi nel testo della legge di Bilancio.

Tutto invariato, invece, per quanto riguarda le banche. Dopo gli attacchi delle scorse settimane alle associazioni di settore da parte di alcuni membri della maggioranza, ora il Governo invita ad abbassare i toni dello scontro. Il responsabile economico di Fratelli d’Italia, Marco Osnato, ha dichiarato: “Per quanto ci riguarda, sulle banche quello che andava fatto è stato fatto e ciò resta”.

La questione degli affitti brevi

La questione più complessa rimane quella della cedolare secca sugli affitti brevi. La norma inserita in Manovra ha avuto già una vita molto travagliata, in poche settimane dalla sua elaborazione:

Il problema di questa norma, al momento, è che considera intermediari anche i siti come AirBnB e Booking. In pratica, l’aumento della cedolare secca colpirà tutti i proprietari di case vacanze. Lega e Forza Italia stanno provando a imporre un ampliamento della platea degli esclusi dall’aumento, ma i fondi a disposizione sono pochi.

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L’espansione della Rottamazione

L’ultima questione emersa è quella della Rottamazione delle cartelle. La norma era già in bilico durante l’elaborazione del testo in Consiglio dei ministri, ma la Lega è riuscita a imporla. Il nuovo condono fiscale ha però parametri di entrata molto più stringenti che in passato. Uno su tutti: aver presentato una dichiarazione dei redditi per gli anni che si desidera “rottamare”.

La Lega starebbe spingendo per allargare ulteriormente la platea delle persone incluse e allentare questi vincoli. Anche in questo caso, però, il ministero dell’Economia e delle Finanze preferirebbe puntare a una maggiore attenzione ai conti pubblici per raggiungere il rientro nel parametro europeo del 3% nel rapporto deficit/Pil già da quest’anno.

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