Mark Zuckerberg è dietro solo a Elon Musk. Il fondatore, presidente e CEO di Meta ha superato anche Jeff Bezos, diventando il secondo uomo più ricco del mondo. Bloomberg Billionaires Index ha stimato per l’imprenditore un patrimonio da 210,7 miliardi di dollari.
Zuckerberg sorpassa Bezos
Zuckerberg ha superato anche Bezos diventando il secondo uomo più ricco del pianeta. Secondo Bloomberg Billionaires Index, l’imprenditore ha accumulato un patrimonio di 210,7 miliardi di dollari, contro i 209,2 miliardi del fondatore di Amazon. E ora punta a Musk, al primo posto della classifica dei più ricchi del pianeta, con una fortuna di 262,8 miliardi.
Secondo Forbes, il balzo di Zuckerberg a un patrimonio netto di 200 miliardi di dollari è arrivato con il rialzo delle azioni Meta, che sono aumentate dell’1,44% a 582,77 dollari. Da inizio agosto, il patrimonio dell’imprenditore è aumentato di oltre 22 miliardi di dollari, grazie al balzo del 6% delle azioni della sua società che ha segnato uno dei giorni migliori per Meta quest’anno.
La fortuna di Zuckerberg è strettamente legata alle performance della sua azienda: nel 2022, con il crollo delle azioni a un minimo storico di 90,79 dollari, anche il suo patrimonio era sceso a 57,7 miliardi. Dal 2024, però, le azioni Meta sono cresciute del 68%, facendo triplicare il patrimonio del fondatore di Facebook.
L’esplosione dell’AI
La decisione di Meta di puntare sull’efficienza, con conseguenti tagli di costi e focalizzazione sulla pubblicità, ha pagato. L’azienda ha chiuso un anno positivo, celebrando il suo ventesimo anniversario con il primo dividendo e annunciando investimenti massicci nell’intelligenza artificiale.
Zuckerberg ha indicato l’Intelligenza artificiale come una priorità strategica, sottolineando come questa tecnologia sarà integrata in tutti gli aspetti della sua azienda. A gennaio di quest’anno, l’imprenditore ha annunciato la volontà di creare l’artificial general intelligence, termine che indica sistemi di intelligenza artificiale generalmente più intelligenti degli esseri umani.
Come si legge su OpenAI.com, questa tecnologia “può elevare l’umanità aumentando l’abbondanza, potenziando l’economia globale e contribuendo alla scoperta di nuove conoscenze scientifiche che cambiano i limiti delle possibilità, ma comportare anche rischi di abuso, gravi incidenti e rivolte sociali”.
Per sviluppare questa tecnologia, l’imprenditore sta lavorando sul team di ricerca FAIR (Fundamental AI Research), che collaborerà con il gruppo che lavora sull’intelligenza artificiale generativa di Meta per raggiungere gli obiettivi sulla artificial general intelligence, e su un grosso investimento nei chip di Nvidia entro la fine di quest’anno.
“Siamo abituati a guerre per il talento abbastanza intense”, ha detto Zuckerberg alla testata The Verge. “Ma in questo caso ci sono dinamiche diverse: molte aziende cercano lo stesso profilo, e ci sono molti Venture Capital che investono denaro in progetti diversi, rendendo facile per le persone avviare cose diverse al di fuori delle grandi aziende”.
Non è chiaro quando sarà pronta l’artificial general intelligence. Zuckerberg ha espresso la volontà di compiere tutti gli sforzi necessari per renderla open source e disponibile per chiunque nella vita di tutti i giorni. “Non ho una definizione. Si può discutere se l’intelligenza generale sia simile all’intelligenza umana, o se sia una versione migliorata dell’intelligenza umana, o se sia un’intelligenza super futura”.