Bloccato il trasporto aereo a Catania dopo l’incendio che ha colpito gravemente l’aeroporto Vincenzo Bellini, primo in Italia per traffico nazionale. Un colpo durissimo per locali e turisti, ovviamente, che si ritroveranno a dover attendere il 19 luglio per un ritorno alla normalità, per quanto possibile.
Di seguito troverete tutte le informazioni necessarie per capire come fronteggiare questo ostacolo, con i primi passi già compiuti e, seppur pochi, alcuni voli ripresi.
Aeroporto di Catania chiuso
La Sac, compagnia che gestisce l’aeroporto di Catania-Fontanarossa, ha annunciato la chiusura della struttura fino alle ore 14 di mercoledì 19 luglio. Lo scalo etneo è stato vittima di un incendio, le cui cause sono ancora da confermare.
Sul sito ufficiale dell’aeroporto è possibile leggere un’indicazione in particolare. Si consiglia agli utenti di contattare i vettori responsabili dei voli prenotati per ottenere informazioni dettagliate sui voli.
Una giornata terribile per tutte le persone coinvolte, allietata minimamente dalla riapertura nel tardo pomeriggio Terminal C. Uno spiraglio di luce, che però non avvicina di certo di molto la situazione alla risoluzione. Il motivo? Questo aggiornamento, infatti, prevede la ripartenza di soli due voli all’ora.
Ovviamente la Sac è al lavoro per riuscire a incrementare questa cifra nel minor tempo possibile. Quando si tratta di sicurezza, però, non è mai consigliabile tentare di accelerare i tempi. In questo la compagnia si è dimostrata molto responsabile, imponendo una chiusura precauzionale di 48 ore dopo aver avuto la conferma che l’incendio foste stato domato.
Occorre procedere ora alla bonifica dell’area interessata, assicurandosi inoltre della causa scatenante, così da essere certi che non ci siano problematiche più radicate.
Cosa fare
Vediamo quindi nel dettaglio quelle che sono le alternative dei passeggeri in possesso di un biglietto che, al momento, non possono utilizzare. Le varie compagnie aeree hanno dato informazioni dettagliate, gestendo una mole esorbitante di richieste.
Numerose le partenze dirottate verso l’aeroporto di Palermo, così come pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale dello scalo di Catania. È facilmente consultabile l’elenco, così da poter rintracciare eventualmente il codice del proprio volo.
In linea generale, ciò che i passeggeri possono fare è tener d’occhio il proprio smartphone a la casella di posta elettronica. Arriveranno infatti comunicazioni da parte della compagnia aerea di riferimento. Saranno loro a decidere, a seconda dei casi e delle possibilità garantite da altri scali, i voli da cancellare, riprogrammare e dirottare.
In casi del genere occorre restare calmi e provare a non perdere neanche una notifica. In mancanza di comunicazione nell’arco di questa prima giornata, si consiglia di contattare l’assistenza attraverso l’app specifica della compagnia o il servizio clienti telefonico. In casi del genere, infatti, i vettori sono obbligati a garantire assistenza immediata, spiegando le alternative possibili.
Tra queste esiste ovviamente anche l’opzione del rimborso, considerando come eventuali riprogrammazioni, dirottamenti e cancellazioni non dipendono dal passeggero. Considerando l’impatto avuto sul settore turismo e lavorativo dell’incendio presso l’aeroporto di Catania, anche la Regione Sicilia ha fatto sentire la sua voce.
È stato attivato un tavolo di coordinamento per il dirottamento dei voli sospesi verso gli scali di Palermo, Trapani e Comiso, qualora possibile. Fino al cessare dell’emergenza, inoltre, saranno attivi dei collegamenti straordinari dall’aeroporto di Catania e gli altri scali, via autobus e treno, in maniera del tutto gratuita per i passeggeri.