“Se fossi un uomo non avrei dovuto scegliere tra allargare la famiglia e continuare a giocare”. Sfacciata, prorompente, incontenibile in ogni suo gesto. Serena Williams chiude con una vena polemica la propria straordinaria carriera che l’ha portata ad essere indiscutibilmente la più grande giocatrice nella storia del tennis mondiale. Venticinque anni trascorsi nel circuito professionistico con numeri da record: 319 settimane trascorse in vetta al ranking WTA di cui 186 consecutive, 73 tornei vinti in bacheca, 23 titoli del Grande Slam e la consapevolezza di aver fatto qualcosa di irripetibile.
A certificarlo sono anche i suoi guadagni. Serena svetta di gran lunga come la tennista più vincente di sempre anche in termini di premi: con una media di 300 mila dollari incassati ogni anno con i soli montepremi dei tornei, la ragazza della Florida (che compirà 41 anni il prossimo 26 di settembre) ha totalizzato una cifra complessiva di prize money pari a 94,7 milioni di dollari, ben oltre il doppio della seconda classificata (e di quanto abbia guadagnato fino ad ora, per esempio Jannik Sinner). Record su record dunque: ma la sua vita luccica d’oro anche al di fuori dello sport.
Serena Williams lascia il tennis: tutti gli affari di cui si dovrà occupare
Il suo addio sul campo centrale di Flashing Meadows (sede degli Us Open Championship che si svolgono a New York) è stato uno dei momenti più toccanti che il pubblico di tutto il mondo ricordi. Divisa tra i ringraziamenti al padre Richard che l’ha accompagnata per tutta la carriera, allo staff, al marito Alexis Ohanian (miliardario di origine armena e padre della loro figlia Olympia) e alla sorella Venus (altra icona del tennis mondiale, a cui ha ricordato che “senza di te non esisterei”), Serena è uscita tra le lacrime ma con le idee molto chiare sul proprio futuro.
Oltre ad una nuova maternità, la star dovrà occuparsi della Serena Ventures, la holding che ha fondato nel 2014 con un budget iniziale di 111 milioni di dollari. Attualmente l’azienda conta diverse tipologie di investimenti effettuati in oltre 60 start up attive nei settori più disparati: dall’e-commerce alle criptovalute, dall’alimentazione all’igiene personale, passando per la finanza digitale e i Delfini di Miami, la squadra di football del suo cuore e di cui è azionista dal lontano 2009.
Quanto guadagna Serena Williams: entrate milionarie da parte degli sponsor
Lo scorso marzo la rivista Forbes, che ogni anno si occupa di redigere la classifica mondiale dei miliardari, l’ha collocata al numero 31 della graduatoria della sua categoria nonostante l’inattività sportiva divenuta ormai sempre più frequente. Buona parte delle sue entrate derivano dalle decine di sponsor che da sempre fanno la fila per accaparrarsela: un trend confermato anche durante l’ultima finale del Super Bowl, che l’ha vista comparire sugli schermi di tutto il mondo per la pubblicità di due grandi marchi in forte ascesa (la birra Michelob Ultra e la multinazionale di attrezzi fitness Tonal).
I suoi clienti le fruttano ogni anno la cifra record di 45 milioni di dollari derivanti dall’attività di sponsorizzazione, numeri derivanti dalla sua personalità apprezzata e conosciuta come poche altre a livello globale. Tra chi la finanzia per esibire il proprio marchio ci sono Nike e Wilson, multinazionali molto legate al mondo dello sport, ma anche Gatorade, Delta Air Lines, IBL, Intel e Pepsi. Certo non le faranno dimenticare gli infiniti momenti mozzafiato vissuti con la racchetta in mano, ma questa volta vale davvero il detto: “Beata la pensione”.