Fifa costretta dal caso Diarra a riformare il calciomercato: le nuove regole provvisorie

La Fifa ha approvato le modifiche al Regolamento sui trasferimenti dei calciatori recependo la sentenza della Corte di giustizia Ue sul ricorso di Lassana Diarra

Pubblicato: 23 Dicembre 2024 23:59

Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Prime aperture della Fifa sui trasferimenti dei giocatori dopo la sentenza Diarra, che rischia di mettere in crisi il calciomercato. L’organismo di governo del calcio mondiale ha concesso delle regole provvisorie dando seguito al verdetto della Corte di giustizia dell’Ue, che, accogliendo il ricorso sul caso dell’ex giocatore, aveva affermato come le norme sui trasferimenti siano contrarie al diritto dell’Unione europea perché “ostacolano la libera circolazione” dei calciatori professionisti.

Gli effetti del caso Diarra

L’ex centrocampista e nazionale francese, anche numero 10 del Real Madrid, aveva fatto causa alla Fifa contro il risarcimento da oltre 10 milioni al quale era stato condannato dopo la risoluzione del contratto “senza giusta causa” nel 2014 con il Lokomotiv Mosca.

Il tribunale commerciale della città belga di Charleroi aveva dato ragione a Diarra, rivolgendosi alla Corte di giustizia europea in relazione alla violazione del diritto comunitario da parte del Regolamento sullo Status e sui Trasferimenti dei Calciatori (Rrstp).

La Corte europea si era dunque espressa contro la Fifa con una sentenza che riaffermava il diritto alla libera circolazione e alla concorrenza sanciti dall’Ue, rendendo necessaria da parte dell’organismo del calcio mondiale una revisione delle norme del Rrstp che contrastano con le norme dell’Unione.

In seguito alla vicenda giudiziaria, la Fifa era stata costretta a sospendere i procedimenti disciplinari sui giocatori che hanno violato il regolamenti, come aveva fatto l’ex nazionale francese.

Le modifiche della Fifa

Messa alle strette, l’organizzazione guidata da Gianni Infantino aveva annunciato poco dopo la sentenza l’apertura di un dialogo con tutte le parti interessate all’interno del mondo del calcio per correggere i punti del Regolamento sullo status e sui trasferimenti dei calciatori contestati dalla Corte di giustizia.

Dopo una consultazione con i principali portatori di interesse, l’Ufficio di presidenza del consiglio Fifa ha comunicato l’adozione di quadro normativo provvisorio che va a modificare l’Rstp, in attesa di arrivare a delineare una riforma ufficiale e definitiva delle regole del calciomercato.

Secondo quanto affermato dall’organismo del calcio mondiale, “con l’obiettivo di fornire chiarezza e stabilità in vista dei prossimi periodi di registrazione e di sostenere regole uniformi a livello globale”, le regole provvisorie avranno effetto immediato, in relazione a:

La Fifa ha ribadito la convinzione che “che un dialogo aperto e inclusivo con tutte le parti interessate sia la strada da seguire per sviluppare un quadro normativo solido, obiettivo, trasparente, non discriminatorio e proporzionato per il calcio a livello globale”.

Motivo per il quale l’adozione del quadro normativo provvisorio, che sarà applicato davanti al tribunale del calcio, rappresenta un “compromesso equilibrato tra tutti i punti di vista espressi dalle parti interessate” che hanno partecipato al dibattito.

Subito dopo la sentenza sul caso Diarra, l’organo del calcio mondiale aveva preso atto della decisione della Cgue, sottolineando come potesse essere un’opportunità per modernizzare le regole che governano questo sport.

Il responsabile legale e della conformità della Fifa, Emilio García Rivero, aveva sottolineato come tutte le norme contestate nella sentenza Diarra fossero state  discusse e concordate “con la Commissione Europea nel 2001, a seguito di un dialogo con le parti interessate nel calcio durato circa tre anni”.

“La sentenza Diarra non mette in discussione la posizione della Fifa come organo di governo del calcio mondiale e la sua legittimità a regolare il calcio internazionale” aveva dichiarato il legale, aggiungendo che il caso “non mette in discussione il fatto che i contratti di lavoro tra giocatori e club debbano essere rispettati. Di conseguenza, se i giocatori desiderano essere liberati da un contratto, ci saranno conseguenze finanziarie. Se un club desidera ingaggiare un giocatore sotto contratto valido, ciò significherà spesso che sarà necessario pagare una quota di trasferimento”.

 

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