Talco e cancro, Johnson & Johnson condannata a un risarcimento miliardario

La Corte suprema degli Stati Uniti ha respinto il ricorso della multinazionale sul legame tra il suo prodotto e alcuni casi di cancro

Pubblicato: 1 Giugno 2021 19:37

Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Nuovo capitolo giudiziario sul talco Johnson&Johnson, imputato di essere causa di cancro in migliaia di azioni legali. La Corte suprema americana ha respinto il ricorso della multinazionale farmaceutica condannandola al pagamento di 2,1 miliardi di risarcimento. In seguito al verdetto, i titoli dela multinazionale hanno perso l’1,10% a Wall Street.

Talco e cancro, la J&J condannata a risarcimento miliardario: la sentenza

La decisione fa riferimento a una sentenza del 2018 della giuria di St. Louis nella quale il prodotto della Johnson&Johnson era stato dichiarato come una delle cause di tumori alle ovaie in 20 donne. In quel verdetto sono stati stabiliti 25 milioni di dollari di danni compensatori per ogni vittima e 4 miliardi di danni punitivi. La cifra è stata poi dimezzata in Corte d’appello.

La casa farmaceutica aveva impugnato la sentenza presso la Corte suprema statunitense affermando di aver ricevuto un trattamento non equo nel processo che aveva coinvolto 22 persone malate di cancro, di 12 Stati differenti e provenienti da diversi contesti economico-sociali.

Sebbene il tribunale della città nel Missouri avesse inizialmente stabilito 4,7 miliardi di dollari di risarcimento, i tribunali statali d’appello avevano escluso due delle querelanti, dimezzando il risarcimento a 2 miliardi di dollari. Secondo la giuria di St. Louis il talco della Johnson&Johnson contiene amianto e quindi può causare cancro alle ovaie.

Talco e cancro, la J&J condannata a risarcimento miliardario: la vicenda

L’azienda ha sempre respinto queste accuse, etichettandole come delle “bufale” sulla sicurezza del prodotto, che continuerà a smentire nelle aule di tribunale portando come prove “decenni di studi scientifici”.

Il verdetto della Corte suprema rappresenta uno dei capitoli della vicenda giudiziaria che vede la multinazionale farmaceutica impegnata da anni al centro di decine di migliaia di azioni legali in 41 stati degli Usa, alcune delle quali hanno portato anche a delle condanne.

Un’indagine federale avrebbe rivelato come la Johnson&Johnson sia in verità a conoscenza delle tracce di amianto presenti nel proprio prodotto. A seguito della mancanza di fiducia da parte dei consumatori americani che ha provocato un crollo della domanda del prodotto, l’azienda ha annunciato il ritiro dal mercato nordamericano e canadese del talco “Baby Powder”, che rimane però in vendita in tutto il resto del mondo.

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