Salumi con listeria, via al richiamo per prosciutto crudo e salame: i lotti coinvolti

Ancora prodotti potenzialmente contaminati dal batterio Listeria monocytogenes: si tratta di un salame e un prosciutto crudo affettato di diversi produttori

Pubblicato: 18 Ottobre 2024 19:36

Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Il Ministero della Salute ha emanato due differenti note di richiamo per la presenza di listeria in altrettanti salumi. Nello specifico devono essere ritirati dai supermercati un prosciutto crudo affettato e un salame di diversi produttori non collegati tra loro.

Ricordiamo come sempre che la presenza di Listeria monocytogenes sugli alimenti può comportare importanti rischi per la salute, che fortunatamente possono essere evitati grazie alla collaborazione tra le aziende e le autorità che effettuano i controlli.

Prosciutto crudo Sisa richiamato

A essere interessato dal richiamo del 17 ottobre 2024 è il prosciutto crudo affettato a marchio Sisa dei punti vendita Sisa e D.It – Distribuzione Italiana.

Il lotto interessato è il 341 con data di scadenza 28 ottobre 2024. L’affettato è prodotto da M&C Srl nello stabilimento di Pascarola, zona industriale Asi di Caivano (Napoli), con marchio identificativo It S2q20 Ce. La confezione ha il logo Sisa bianco su sfondo rosso, con sotto la scritta Affettato Fresco e una finestrella da cui è possibile vedere le fette di crudo, circondate da un motivo che richiama il legno del tagliere.

Salame Bottega di Adò richiamato

Il richiamo del 15 ottobre 2024 riguarda invece il Salame adorino a marchio La bottega di Adò. Il produttore rifornisce anche importanti catene come Carrefour e Coop, anche se il prodotto a rischio non è attualmente disponibile sugli e-shop dei due supermercati.

Il lotto interessato è il 2401203. Il salame è quello da 300 grammi intero sfuso con l’etichetta nera con il logo attorno al budello e una seconda etichetta, appesa con lo spago alla parte superiore, riportante la dicitura senza glutine, il logo e sul retro i valori nutrizionali. La sede dello stabilimento è quella di via Nerino Garbulo a Montignoso (Massa-Carrara).

Cosa fare con un prodotto contaminato

I prodotti oggetto di richiami alimentari del Ministero della Salute sono immediatamente ritirati dai supermercati. La presenza del prosciutto crudo o del salame potenzialmente contaminati sugli scaffali deve essere segnalata ai dipendenti del punto vendita.

Se invece l’acquisto è già stato effettuato, non bisogna assolutamente consumare i salumi e riportarli in negozio: si ha infatti diritto alla sostituzione o al rimborso totale del prezzo. Non è obbligatorio presentarsi con lo scontrino, anche se questo può sicuramente accelerare le pratiche. Tramite il codice a barre è possibile risalire all’operatore che lo ha commercializzato.

Perché la listeria si sviluppa sui salumi

La Listeria monocytogenes può svilupparsi sul prosciutto crudo o sul salame sia in fase di lavorazione che di conservazione. Il batterio è resistente anche alle basse temperature e può contaminare gli ambienti di produzione e le attrezzature se non vengono mantenute in adeguate condizioni igieniche.

Prolifera soprattutto in ambienti umidi: nonostante la stagionatura, anche i salumi possono trattenere dei liquidi all’interno. Anche la manipolazione successiva in nuovi ambienti, come l’affettatura, può creare le condizioni ideali per la crescita della listeria.

È bene ricordare che un richiamo per rischio microbiologico non significa automaticamente contaminazione di tutto il lotto interessato, ma che è stata identificata la presenza di un determinato patogeno sui campioni analizzati.

L’infezione da Listeria monocytogenes è nota come listeriosi e può causare febbre, dolori muscolari, nausea e diarrea. Può essere pericolosa per le persone anziane o immunocompromesse, i neonati, le donne in gravidanza, portando a meningite e sepsi.

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