Nella maggioranza emerge un nuovo conflitto. Ad accendere la miccia il ministro Guido Crosetto che in un’intervista al Corriere della Sera sostiene che il governo può essere messo a rischio solo dall’ “opposizione giudiziaria” e riferisce di aver saputo di “riunioni di una corrente della magistratura in cui si dibatte di come fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni'”.
Parole che non sono piaciute all’opposizione, con il Pd che ha inoltrato richiesta alla presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo, per calendarizzare un’audizione del titolare della Difesa, che si dice pronto a incontrare l’Anm.
La replica dei magistrati: “Visione distorta della magistratura”
Un attacco che avviene in concomitanza con l’assemblea dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) a Roma, durante la quale vengono discusse le critiche rivolte nei mesi precedenti dal governo e dalla maggioranza ai magistrati, in particolare alla giudice catanese Iolanda Ippolito, che ha respinto il decreto Cutro in materia di migranti, il ministro replica definendo l’accusa “una fake news”, qualcosa priva di fondamento che danneggia le istituzioni. L’accusa viene considerata non solo come un “attacco” ai magistrati ma anche come una “rappresentazione malevola dell’impianto istituzionale del Paese”.
Il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, risponde, sostenendo che si tratta di una visione distorta di una magistratura che viene dipinta come ostile e in opposizione politico-partitica. Egli definisce la rappresentazione come “fuorviante”, ribadendo che la magistratura non è impegnata in un’opposizione politica, ma agisce nel rispetto del proprio ruolo istituzionale.
Accuse da parte dell’opposizione
Il clima si infiamma soprattutto sul fronte politico, con le opposizioni (ad eccezione di Italia viva) che condannano le affermazioni di Crosetto e chiedono al ministro di rendere conto in Parlamento.
L’accusa ai magistrati viene definita “gravissima” dal presidente del M5S, Giuseppe Conte, poiché implica attribuire a una parte della magistratura intenzioni sovversive. Conte sollecita il ministro a recarsi immediatamente in procura se dispone di informazioni così rilevanti.
Carlo Calenda, leader di Azione, sottolinea che un ministro non può parlare di complotti giudiziari senza denunciarli, evocando la serietà del contesto rispetto a una conversazione informale. Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, solleva anche la questione delle ragioni per cui Giorgia Meloni ha bloccato la riforma della giustizia.
Crosetto si dice pronto ad andare a riferire in Parlamento
Di fronte alla reazione vivace dei magistrati e dell’opposizione politica, Guido Crosetto interviene nuovamente, esprimendo stupore per l’indignazione suscitata dalla sua intervista di ieri. Il ministro commenta di aver letto con sorpresa le reazioni indignate di alcuni magistrati, come il presidente dell’Anm, Santalucia, che afferma che loro “non fanno opposizione politica”, e delle opposizioni che accusano il ministro di “minacciare” i giudici. Crosetto definisce questo scenario curioso e surreale, sottolineando che ha fatto tutto tranne che minacciare o delegittimare qualcuno.
Il ministro prosegue, facendo riferimento a casi come quelli di Tortora, Mannino, Mori e la storia di centinaia di persone dal ’94 ad oggi. Crosetto si chiede se sia possibile nascondere come una parte della magistratura si sia comportata nella storia italiana, affermando di intendere solo difendere le istituzioni cercando la verità.
Che si dice pronto a riferire in parlamento. «Tabacci e Calenda dicono cose tipo: chiacchiere in libertà, cose da bar sport, se fosse vero Crosetto dovrebbe agire di conseguenza. L’ho fatto. Ho parlato al Corriere ed ho detto di essere pronto a riferire in Parlamento ciò che mi è stato riportato. In democrazia – sottolinea su X il ministro della Difesa – si fa così».
Ministro pronto ad essere ascoltato dall’Antimafia
La questione delle dichiarazioni di Guido Crosetto sulla magistratura finisce in Antimafia. Poche ore fa il Partito democratico ha inoltrato richiesta alla presidente della commissione, Chiara Colosimo, per calendarizzare un’audizione del titolare della Difesa di fronte ai commissari dell’Antimafia. Nella riunione di domani sarà scelta la data per ascoltare Crosetto.