Ignazio La Russa è la prima carica certa della XIX legislatura che si è insediata nelle scorse ore a Roma. È il politico siciliano del partito di Fratelli d’Italia il nuovo presidente del Senato, nome che sembrava dover aver la meglio già alle prime tornate di voto che però, come spesso capita in queste circostanze, ha regalato momenti di tensione e giallo sui voti arrivati in favore dell’ex vicepresidente di Palazzo Madama.
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La Russa eletto presidente del Senato
L’elezione di La Russa è avvenuta alla prima chiama e ben prima che lo scrutinio fosse concluso. I 104 voti necessari per accomodarsi nella poltrona più importante del Senato, infatti, sono arrivati prima che fossero lette le altre schede ancora da spogliare. Con 116 voti a favore, La Russa diventa il 21° presidente del Senato dell’Italia repubblicana, succedendo a Maria Elisabetta Alberti Casellati e divenendo, di fatto, il primo presidente di Palazzo Madama di Fratelli d’Italia.
“Non ci crederete ma non l’ho preparato minimamente un discorso ma certamente prima dei ringraziamenti, che sono abituali e sentiti, voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno votato, quelli che non mi hanno votano e quelli che si sono astenuti e se mi consentite quelli che mi hanno votato pur non facendo parte della maggioranza di centrodestra” ha detto La Russa nelle sue prime parole da seconda carica dello Stato.
Il senatore di Fratelli d’Italia ha fatto poi una promessa: “Il mio è un compito di servizio, non devo cercare oggi agli applausi, non devo dire parole roboanti o captare la vostra benevolenza. Lo dovrò fare ogni giorno, le scelte che dovrò fare a volte piaceranno a volte non piaceranno. Non c’è bisogno di parole che suscitano un applauso, ma solo di una sincera promessa: cercherò con tutte le mie forze di essere il presidente di tutti”.
Il giallo sui voti e il “vaffa” di Berlusconi
I 116 voti sui 186 a disposizione (66 schede bianche e due voti a testa per Liliana Segre e Roberto Calderoli) sono però avvolti nel mistero. Infatti, secondo i calcoli, sono ben 17 i voti in più al neo eletto presidente del Senato Ignazio La Russa. Data l’astensione di Forza Italia, un non-voto di protesta da parte del partito di Berlusconi, l’elezione alla prima chiama è stata sorprendente e qualche senatore avrebbe voltato le spalle al proprio partito.
Da parte dell’opposizione c’è chi prende subito le distanze dal voto, con Pd, Italia Viva e Azione che hanno precisato che i voti espressi tornano nei conteggi e che nessuno avrebbe votato per il senatore di FdI.
Durante il voto c’è anche stato un momento di tensione tra Silvio Berlusconi e La Russa, con quest’ultimo che si è intrattenuto per diversi minuti col Cavaliere e l’ex presidente Casellati prima di allontanarsi dopo aver ricevuto un “vaffa*****” da Berlusconi. Non è chiaro cosa sia successo, ma dalle immagini che circolano sembra che qualcosa non sia andata a genio a Berlusconi che avrebbe liquidato il neo presidente poco prima della sua elezione.
Chi è Ignazio La Russa
Classe 1947 nato a Paternò, in provincia di Catania, Ignazio La Russa è alla sua nona legislatura da parlamentare con alle spalle sette governi da deputato e due da senatore. Figlio d’arte di Antonino La Russa, parlamentare del Movimento Sociale Italiano, il neo presidente del Senato è stato eletto per la prima volta nel 1992. Braccio destro di Fini e fondatore di Alleanza Nazionale, nel 2003 è stato nominato coordinatore nazionale di An e poi vicepresidente vicario.
Allo scioglimento di Alleanza Nazionale, nel 2009, confluisce nel Popolo delle Libertà e nel giugno dello stesso anno risulta il secondo più votato dopo Berlusconi alle elezioni europee. Il suo cammino col PdL dura però ben poco: nel 2012 abbandona e con Meloni e Guido Crosetto fonda Fratelli d’Italia.
Quanto guadagna il neo presidente del Senato
Un netto cambio di vita, dal 13 ottobre 2022, per Ignazio La Russa che in qualità di presidente del Senato vedrà accrescere anche le sue entrate dal Parlamento. In qualità di senatore, La Russa riceve un’indennità mensile lorda di 11.555 euro, che al netto è di 5.304,89 euro più una diaria di 3.500 euro cui si aggiungono un rimborso per le spese di mandato pari a 4.180 euro e 1.650 euro al mese come rimborsi forfettari tra telefoni e trasporti.
Nell’ultima dichiarazione dei redditi presente sul sito del Senato, quella 2021 che si riferisce al 2020 come periodo di imposta, La Russa ha dichiarato un reddito complessivo pari a 356.945 euro.