Il 2023 di diversi parlamentari italiani è stato abbastanza ricco, con le dichiarazioni dei redditi pubblicate sui siti di Camera e Senato che certificano un’annata ottima anche per diversi componenti del Governo. Su tutti il presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha portato a casa quasi mezzo milione lo scorso anno, con un netto aumento rispetto al 2022.
Da Meloni a Salvini, i redditi del Governo
Giorgia Meloni si sfrega le mani, perché il 730 di quest’anno è nettamente migliore rispetto a quello dell’anno scorso. Secondo quanto si legge sul sito della Camera, dove le dichiarazioni patrimoniali di tutti i deputati sono di dominio pubblico, la leader di Fratelli d’Italia ha registrato un balzo in avanti dei propri redditi. Dai 293.531 euro dello scorso anno, infatti, si è passati a quasi mezzo milione, nello specifico 459.460 euro. Come? Sommando l’indennità parlamentare di Meloni alle vendite dei suoi ultimi due libri Io sono Giorgia e La versione di Giorgia.
Altro reddito in aumento, seppur meno rispetto a Meloni, quello del ministro della Giustizia Carlo Nordio, che passa da 209.793 a 260.887 euro.
Invariati, invece, i redditi del vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini. Il leader della Lega, infatti, ha dichiarato 99.699 euro, il tutto nonostante la liquidazione di azioni “precedentemente detenute in A2A, Acea Spa e Enel”, come da lui stesso messo nero su bianco. Si registrano anche 1.346 euro di detrazioni spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e per misure antisismiche.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha comunicato che “non sono intervenute variazioni” rispetto all’ultima dichiarazione, con redditi di circa 103.366 euro.
Paolo Zangrillo, ministro della Pubblica Amministrazione, ha invece dichiarato redditi per 99.699 euro.
Chi manca all’appello
Quelli citati fin qui, come detto, sono solo alcuni dei redditi degli attuali componenti del governo Meloni. Diversi, infatti, non hanno ancora comunicato i propri 730, che quindi non sono stati ancora pubblicati sui siti di Senato e Camera.
A mancare all’appello, al momento, i redditi del vicepremier, nonché ministro degli esteri, Antonio Tajani, così come quelli di Crosetto, di Piantedosi e del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. In attesa di comunicazione anche Abodi, Musumeci, Pichetto Fratin, Santanchè (di recente nuovamente nell’occhio del ciclone giudiziario per il caso Visibilia), Schillaci e Valditara.
Il presidente del Senato Ignazio La Russa è tra quelli che ancora non ha comunicato i redditi del 2023. Assente anche la documentazione patrimoniale del presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana.
I guadagni degli “altri”
Guardando oltre il governo, tra Camera e Senato sono stati pubblicati i redditi di tanti altri deputati e senatori. Spiccano, per ovvie ragioni, i nomi dei leader di partito. Elly Schlein, guida del Partito Democratico, dichiara per esempio 98.471 euro, come il segretario di +Europa Riccardo Magi.
In Avs Nicola Fratoianni ha dichiarato 98.879 euro. Il collega e compagno d’avventure Angelo Bonelli, invece, è quello che dichiara di più con 102.802 euro.
Mancano ancora, però, le documentazioni patrimoniali relative al 2024 di Giuseppe Conte, Carlo Calenda e Matteo Renzi. Il leader di Iv lo scorso anno dichiarò un reddito di ben 3,2 milioni di euro