Spetta un’indennità di fine mandato ai parlamentari europei, di importo variabile a seconda della durata della carica ricoperta. Si tratta di un vero e proprio assegno di ricollocazione che viene elargito per aiutare i non rieletti a tornare alla vita precedente. Il beneficio non è cumulabile con altri stipendi o con la pensione e i termini e la durata sono chiariti dal regolamento del Parlamento europeo.
Quanto dura l’indennità di fine mandato
“Al termine del mandato i deputati hanno diritto a un’indennità transitoria, di importo equivalente a un mese di indennità per ogni anno di esercizio del mandato per un massimo di due anni. Quando un ex deputato assume le sue funzioni altrove, la nuova indennità viene detratta dall’indennità transitoria. Qualora il deputato abbia anche diritto al versamento di una pensione di anzianità o di invalidità, non può percepirle entrambe, ma deve optare per una delle due”. Così si legge sul sito del Parlamento europeo. Traduzione: per ogni anno di mandato il non rieletto ha diritto a incassare un mese di disoccupazione. Ne consegue che gli ex deputati non rieletti che hanno alle spalle un solo mandato, della durata di 5 anni, avranno diritto a 5 mesi di disoccupazione. Gli ex deputati che hanno alle spalle due mandati (pari a 10 anni) hanno diritto a 10 mesi di disoccupazione. E così via.
In generale, l’indennità del parlamentare europeo è pari a 10.377,43 euro lordi ed è composta da una quota fissa e una quota variabile, come vedremo. Tirando le somme, per i non rieletti si tratta di un assegno che oscilla fra i 50.000 e i 250.000 euro lordi, a seconda della durata del mandato.
La nuova legislatura che durerà per il quinquennio 2024-2029 è iniziata ufficialmente lunedì 15 luglio con la prima assemblea plenaria. La composizione del nuovo Parlamento europeo è espressione del voto dell’8 e del 9 giugno.
Quanto spetta ai non rieletti
Ecco un po’ di nomi di italiani non rieletti con la relativa indennità (salvo rinuncia o ricollocamento):
Nome | Partito | Indennità (circa) |
Patrizia Toia | Pd | 207.000 euro |
Andrea Cozzolino | Pd | 155.000 euro |
Paolo De Castro | Pd | 155.000 euro |
Angelo Ciocca | Lega | 83.000 euro |
Antonio Maria Rinaldi | Lega | 52.000 euro |
Giuliano Pisapia | Pd | 52.000 euro |
Alessandra Mussolini | Fi | 20.000 euro |
Quanto prende un parlamentare europeo
Come detto, l’indennità di un parlamentare europeo è formata da una quota fissa e da una variabile:
- l’Isg (Indennità per spese generali) ammonta a 4.950 euro mensili;
- l’indennità giornaliera è pari a 350 euro al giorno. Viene chiamata anche “indennità di soggiorno” ed è una somma forfettaria che copre l’alloggio, i pasti e le spese connesse per ogni giorno che un deputato si trova al Parlamento europeo in veste ufficiale. In caso di riunioni fuori dall’Ue, l’importo è dimezzato;
- per i viaggi da e per il Parlamento europeo, i deputati ricevono il rimborso del biglietto;
- per i viaggi che non rientrano nelle riunioni ufficiali del Parlamento i deputati possono chiedere il rimborso delle spese di viaggio e alloggio fino a un massimo di 4.886 euro annui;
- i deputati europei hanno diritto al rimborso dei due terzi delle spese mediche sostenute;
- hanno poi il diritto di spostarsi con le auto blu per i loro impegni istituzionali a Bruxelles o a Strasburgo.