Elezioni regionali 2025: date, dove si vota e i candidati

Quali sono le date delle elezioni regionali 2025 e quali sono i consigli regionali che si avviano al rinnovo. Alcuni candidati sono già stati espressi, per altri si continua a trattare

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Oltre 17 milioni di elettori saranno chiamati alle urne nella seconda metà dell’anno per l’elezione del Presidente di Regione e per il rinnovo dei Consigli regionali.

Le elezioni regionali 2025 si terranno in Calabria, Campania, Marche, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto. Il Consiglio di Stato ha disposto che le elezioni si tengano entro il termine del 23 novembre. Non ci sarà un unico election day, ma si voterà in giorni diversi. In alcune Regioni i candidati sono già stati definiti da tempo, mentre in altre si lavora ancora per scrivere le alchimie politiche.

Elezioni regionali Calabria

La data delle elezioni regionali in Calabria è stata fissata per il 5 e 6 ottobre 2025.

Pasquale Tridico è il candidato sostenuto dalla coalizione di centro-sinistra. Tridico è europarlamentare del Movimento 5 Stelle ed ex presidente dell’Inps. È sostenuto da M5S, Pd, Italia Viva e Avs, fra gli altri. Azione non fa parte della coalizione.

Il candidato di centro-destra è Roberto Occhiuto di Forza Italia, dimessosi a fine luglio per essere stato indagato in un’inchiesta per corruzione.

Elezioni regionali Campania

Quando si vota per le elezioni regionali in Campania non è ancora stato stabilito, ma la chiamata alle urne dovrebbe arrivare per metà novembre 2025.

Il Presidente uscente Vincenzo De Luca puntava al terzo mandato, ma le sue velleità sono state deluse dopo una serie di polemiche interne al Pd e il ricorso a una legge regionale poi bocciata dalla Corte Costituzionale.

Il candidato del centro-sinistra più quotato, al momento, è Roberto Fico del Movimento 5 Stelle e già Presidente della Camera. Sul nome di Fico c’è la convergenza di Giuseppe Conte (M5S) ed Elly Schlein (Pd), con la benedizione del presidente regionale De Luca.

Nel centro-destra si continua ancora a dibattere sul nome: il pole position c’è il campano Edmondo Cirielli (FdI), viceministro degli Esteri, che ha dato la sua disponibilità. Fra gli altri nomi che circolano, c’è quello dell’avvocato Giosy Romano sponsorizzato da Forza Italia. Fra i nomi tirati fuori dal cilindro c’è anche quello di Matteo Piantedosi, il quale però sembra poco interessato a candidarsi alle elezioni in Campania.

Elezioni regionali Marche

Quando si vota per le elezioni regionali nelle Marche è stato definito con chiarezza: i cittadini dovranno recarsi alle urne domenica 28 settembre (dalle 7.00 alle 23.00) e lunedì 29 settembre 2025 (dalle 7.00 alle 15.00).

Il candidato del centro-destra è il Presidente di Regione uscente, ovvero Francesco Acquaroli (FdI). Acquaroli è sostenuto da FdI, Lega, FI e da eventuali liste civiche.

Il candidato del centro-sinistra è Matteo Ricci (Pd), già sindaco di Pesaro per due volte e attualmente eurodeputato. Ricci è al lavoro per allargare la coalizione e tentare la riconquista della Regione persa nel 2020. Ricci è sostenuto da Pd, M5S, Iv, Azione, Avs e liste civiche.

Elezioni Regionali Puglia

Quando si vota per le elezioni regionali in Puglia non è stato definito: la data orientativa dovrebbe cadere verso metà novembre 2025.

Il Presidente uscente Michele Emiliano (Pd) ha già espletato due mandati e non potrà correre per un terzo.

A meno di colpi di scena, il candidato del centro-sinistra per le regionali in Puglia dovrebbe essere Antonio Decaro (Pd), già sindaco di Bari e attuale europarlamentare. Decaro è forte di circa mezzo milione di preferenze raccolte al Sud ed è stato benedetto da Emiliano come successore.

Il centro-destra non ha ancora definito un candidato: la strada è in salita: l’ultimo presidente della Regione di centro-destra fu Raffaele Fitto, eletto nel 2000. Fra i nomi che circolano c’è quello di Francesco Paolo Sisto (FI), viceministro della Giustizia.

Elezioni regionali Toscana

La data delle elezioni regionali in Toscana è nota: domenica 12 e lunedì 13 ottobre 2025.

Il Presidente uscente è Eugenio Giani (Pd). Per il centro-destra si tratta di una sfida non da poco, dal momento che la Toscana è una delle cosiddette “Regioni rosse”.

Il candidato del centro-sinistra è Eugenio Giani, che punta alla riconferma e che ha già ricevuto la benedizione di Pd, M5S, Avs e di altre forze progressiste. Giani è al lavoro per coinvolgere liste civiche oltre che Azione, Italia Viva e +Europa.

Il candidato più probabile del centro-destra è Alessandro Tomasi (FdI), sindaco di Pistoia. Ma il suo nome non è gradito a tutta la coalizione: Forza Italia vorrebbe un nome scelto tramite primarie e la Lega punta a rafforzare la propria presenza in Regione.

Elezioni regionali Valle d’Aosta

Quando si vota in Valle d’Aosta per le elezioni regionali: domenica 28 e lunedì 29 settembre 2025.

La Valle d’Aosta, Regione a statuto speciale, ha una scena politica diversa dal resto del Paese: qui, parlando di centro-destra e di centro-sinistra, si deve tenere conto della specificità del territorio, in cui operano forze autonomiste locali e dove il Presidente della Regione non è eletto dai cittadini, ma dal Consiglio regionale. In Valle d’Aosta, quindi, gli accordi pre-elettorali contano talvolta meno di quelli post-elettorali ai fini dell’elezione del Presidente.

La Valle d’Aosta è oggi governata da una maggioranza di orientamento autonomista-progressista guidata dall’Union Valdôtaine (Uv) insieme ad altri movimenti autonomisti e al Partito Democratico. Alla presidenza della Regione siede Renzo Testolin, esponente dell’Uv, in carica dal 2023.

In vista delle elezioni del 2025, il fermento maggiore si registra soprattutto al centro dell’area autonomista. Qui si sta lavorando alla costruzione di un polo centrista e moderato, nato dall’apertura di un tavolo di coalizione che riunisce forze come Stella Alpina, Rassemblement Valdôtain, Pour l’Autonomie e l’associazione Evolvendo. L’obiettivo dichiarato è quello di dar vita a un’aggregazione di stampo localista, capace di distinguersi sia dall’Union Valdôtaine sia dalle opzioni considerate più estreme. Il quadro politico resta comunque molto frammentato. Dopo il voto, è verosimile che si aprano nuove trattative tra due aree principali: da un lato quella autonomista-moderata, incentrata sull’Union Valdôtaine e sui centristi, e dall’altro quella autonomista-progressista, che comprende movimenti come Uvp, Alpe e il Pd. Parallelamente, Lega e Fratelli d’Italia tenteranno di proporsi come alternativa nazionale al sistema autonomista tradizionale.

Elezioni regionali Veneto

La data delle elezioni regionali in Veneto non si sa ancora. Il voto dovrebbe arrivare verso metà novembre.

Il Veneto va al voto dopo i tre mandati di Luca Zaia (2010, 2015 e 2020), un presidente di Regione che piace anche a parte dell’elettorato di sinistra.

Nel centro-destra veneto è in corso un braccio di ferro per la successione a Luca Zaia. Fra i nomi espressi ci sono: Luca De Carlo (senatore FdI), l’eurodeputata Elena Donazzan (FdI), Flavio Tosi (FI), ex sindaco di Verona e oggi eurodeputato. Si tratta anche per un nome civico.

Il centro-sinistra si prepara alla storica sfida, quella di mettere la bandierina rossa su una regione da anni in mano agli avversari. Il nome espresso è quello di Giovanni Manildo, avvocato ed ex sindaco Pd di Treviso.

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