Elezioni europee 2024, voto online sì o no? Le proposte dei partiti sull’Intelligenza artificiale

Quanta tecnologia c'è in queste elezioni europee 2024? Decisamente poca e soprattutto in teoria, trascritta nei programmi

Pubblicato: 31 Maggio 2024 17:04

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

La tecnologia gioca un ruolo decisamente scarno in queste elezioni europee 2024. Per quanto il digitale faccia progressi di anno in anno, affascinando tutti con prospettive fantascientifiche, laddove potrebbe avere immediate applicazioni pratiche, si vacilla.

Voto online

Un solo Paese in tutta l’Unione europea offre ai propri cittadini la possibilità di votare online, l’Estonia. Si parla di i-voting e verrebbe erroneamente da pensare che sia una pratica recente in questa fetta del vecchio continente. Tutt’altro, considerando come nel 2024 questo sistema digitalizzato compirà ben 19 anni.

L’anno scorso si è “festeggiata la maturità” e intanto altrove, ovunque di fatto, si tentenna. Si tende spesso a guardare alla tecnologia come a qualcosa che sostituisce. Una coltre che copre il vecchio, abbandonandolo in soffitta. In Estonia però il voto digitale è affiancato a quello cartaceo. Si tratta di garantire opzioni differenziate, che possano andare incontro alle esigenze di tutti. Offrire e non sostituire. Qualcosa che la cittadinanza ha ampiamente apprezzato e, per la prima volta nel 2023, dopo 18 anni i voti digitali sono stati più di quelli cartacei, giunti allo spoglio.

Il voto in Italia

L’Italia non guarda in questa direzione. Il nostro Paese ha iniziato ad aprirsi seriamente alla tecnologia, sotto l’aspetto burocratico, a causa della pandemia di Covid-19. Costretti in casa, i cittadini hanno avuto bisogno di alternative. Queste sono state sviluppate in fretta e implementate col tempo. Oggi è possibile fare tante cose online, che prima richiedevano operazioni fisiche allo sportello.

Il voto però non rientra tra queste. A dire il vero occorrono ancora passi in avanti per garantire il voto a tutti senza trasferimenti fisici da una regione all’altra. È il caso dei fuori sede. Avranno modo di votare laddove si trovano, ma non alle elezioni europee 2024 purtroppo.

La “grande novità” del voto fuorisede è stata introdotta a marzo di quest’anno con la conversione in legge del decreto “Elezioni”. Per il momento, però, si sta attuando una forma sperimentale, che riguarda unicamente gli studenti fuori sede e non i lavoratori.

Sono stati svelati anche i numeri:

Perché il 90% dei richiedenti dovrà spostarsi comunque? Sembra un controsenso perché lo è, in effetti. Tale procedura consente di non spostarsi dal Comune in cui si vive, ma non vale per tutti. Possono votare laddove si trovano unicamente coloro che vivono per motivi di studio in un Comune che appartiene alla stessa circoscrizione elettorale del Comune di residenza. In caso contrario, si è tenuti a raggiungere il capoluogo di Regione del Comune dove temporaneamente si vive.

Ed ecco ancora un po’ di numeri:

Elezioni europee 2024, i programmi

Le elezioni europee 2024 sono in programma l’8 e il 9 giugno. Un procedimento che consentirà di eleggere i 76 rappresentanti italiani al Parlamento europeo. Vediamo sul fronte tecnologia cosa hanno in serbo la maggior parte dei partiti:

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