Il Portogallo potrebbe uscire dalla lista dei paradisi fiscali scelti dai pensionati italiani per pagare meno tasse.
La finanziaria 2020 del governo presieduto dal premier socialista Antonio Costa intende introdurre una tassazione fino al 10% del reddito annuo (con un pagamento minimo di 7.500 euro) su tutte le entrate previdenziali degli stranieri “residenti non abituali” in loco, categoria che fino a oggi beneficiava di una totale esenzione fiscale per 10 anni.
Il Portogallo tra i paradisi fiscali preferiti dai pensionati
Per anni il Portogallo ha rappresentato il paradiso fiscale dei pensionati italiani. Nel 2009 il Paese, in piena crisi finanziaria e alla ricerca di nuove entrate, varò il programma di incentivi che consentiva agli “immigrati economici” di percepire per intero i loro assegni previdenziali senza pagare un euro di tasse. Per godere dell’esenzione fiscale, occorreva vivere in Portogallo per almeno sei mesi l’anno e non essere mai stato tassato come residente abituale nei cinque anni precedenti la richiesta.
Per i pensionati italiani assegni netti di quasi 2.800 euro
Gli italiani emigrati in Portogallo a tasse zero erano nel 2019 ben 2.897, mille in più dell’anno precedente, con una pensione lorda media (quindi netta nel loro caso) di 2.719,99 euro al mese. Uno degli assegni più alti tra coloro che risiedono all’estero.
Il Paese, comunque, è molto gettonato per il costo della vita basso rispetto agli altri Stati europei, per il clima mite, per il basso tasso di criminalità e per l’efficienza del sistema sanitario. Tra le mete preferite l’Algarve, regione del sud in riva all’Oceano Atlantico, dove risiedono molti italiani con più di 65 anni.
Pensioni, cosa cambia con la nuova tassazione
La nuova tassazione è stata suggerita dal partito socialista, che sta pensando di introdurre un emendamento alla legge di bilancio per imporre nuove tasse ai pensionati. “Gli stranieri con lo status di residenti non regolari non saranno più esentati dalle tasse e dovranno pagare tasse con un’aliquota del 10% sulle loro entrate”, ha detto in conferenza stampa Catarina Mendes, leader del gruppo socialista in Parlamento.
La misura – ha precisato il portavoce dell’esecutivo – si applicherà solo ai nuovi arrivati e non riguarda dunque retroattivamente chi sta già usufruendo di queste agevolazioni. Per loro non cambierà nulla.
Durissima la reazione delle associazioni di costruttori e agenti immobiliari che hanno beneficiato negli ultimi anni del boom della domanda estera facendo affari d’oro. “Scoraggiare gli investimenti stranieri è un crimine contro la nazione”, ha commentato Luis Lima, numero uno dell’associazione degli intermediari immobiliari.