Fondi pensione 2025, lasciare il lavoro a 64 anni con assegno più alto anche grazie al Tfr

Investire in un fondo pensione per andare in pensione anticipata a 64 anni. E se il Tfr viene investito anziché essere destinato all'azienda, si lascerà il lavoro con un assegno ben più sostanzioso

Pubblicato: 21 Gennaio 2025 07:00

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

La Manovra 2025 ha introdotto una novità relativa ai fondi pensione: sfruttando la loro rendita, a fronte di 25 anni di contributi versati, sarà possibile andare in pensione anticipata a 64 anni.

E resta sempre valida un’altra opzione che gioca a favore dei lavoratori, quella di destinare il Tfr ad un fondo pensione, costringendo automaticamente il datore di lavoro a versare il suo contributo, così da avere una rendita più alta.

Come cambia la pensione anticipata

Fino ad ora, l’accesso alla pensione anticipata contributiva è stato garantito a chi si fosse trovato nelle seguenti condizioni:

Con la nuova legge la pensione anticipata a 64 anni è garantita a chi si ritrovi in tali condizioni:

La misura è rivolta alle pensioni interamente contributive, quindi per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995.

Deducibilità

Uno dei vantaggi della previdenza integrativa è la possibilità di procedere alla deducibilità dei contributi versati dal reddito imponibile così da avere un risparmio sull’Irpef. Il versamento massimo che si può portare in deduzione ammonta a 5.164,27 euro. Il calcolo della deducibilità per i lavoratori dipendenti è fatto direttamente dal datore di lavoro, che ricopre la funzione di sostituto d’imposta.

Per dare un’idea, ogni 1.000 euro di versamenti annui al fondo pensione, si può detrarre questo importo:

L’imposta sostitutiva sulle rendite è fissa a quota 15% per i primi 15 anni di versamenti, poi diminuisce dello 0,3% l’anno fino a scendere al 9% dopo 35 anni.

Tfr in fondo pensione

Destinare il Tfr ad un fondo pensione comporta dei vantaggi rispetto alla possibilità di lasciarlo in azienda. La tassazione applicata alla rendita o al capitale del fondo pensione varia tra il 9% e il 15% contro un minimo del 23% e fino ad un massimo del 43% applicato sul Tfr. Destinando il Tfr ad un fondo pensione si costringe, di fatto, il datore di lavoro a versare il suo contributo. Il rendimento del Tfr in azienda è pari al tasso costituito dall’1,5% fisso più il 75% dell’inflazione annua. Il rendimento del Tfr destinato al fondo pensione si rivaluta in base ai risultati della gestione finanziaria in cui si è scelto di investire: ad esempio, a fronte del versamento dell’1% della retribuzione il contributo aggiuntivo del datore di lavoro è pari all’1,4% per Fondo Telemaco ed al 2,3% per Fondo Poste.

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