L’Inps si riprende il bonus bollette da 200 euro con le pensioni, via alle trattenute

L’Inps applicherà delle trattenute sulle pensioni per riprendere il bonus bollette da 200 e 150 euro che era stato percepito impropriamente da alcuni cittadini. 

Pubblicato: 8 Gennaio 2025 13:37

Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

L’Inps, con il suo comunicato del 7 gennaio 2025, ha fatto sapere di aver concluso le proprie attività di verifica relative alle indennità una tantum che erano state erogate, in via provvisoria, nel 2022 ai titolari di prestazioni pensionistiche e assistenziali sulla base delle dichiarazioni dei redditi del 2021 fornite dall’Agenzia delle Entrate.

Le verifiche, più nello specifico, si sono svolte a dicembre 2024 e hanno interessato la concessione dei bonus bollette da 200 e 150 euro che nel 2022 erano stati assegnati ai pensionati per aiutarli ad affrontare il caro energia.

In alcuni casi è stato evidenziato il mancato diritto al bonus, con i soggetti ritenuti oggi inidonei dall’Istituto nazionale di previdenza sociale alla ricezione di quelle somme che dovranno ora provvedere a restituirle attraverso un sistema di trattenute mensili. A partire dall’assegno di giugno 2025, verranno dunque presi 50 euro dalla pensione dei soggetti privi dei requisiti.

I controlli Inps sul bonus bollette

Così come si legge nel comunicato dell’Inps, “l’azione di verifica – condotta ai sensi dei decreti legislativi 50/2022 e 144/2022 – ha riguardato le indennità di 200 euro e 150 euro che erano state erogate provvisoriamente a coloro i cui redditi personali imponibili Irpef 2021, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superassero rispettivamente i limiti di 35mila e 20mila euro”.

Per coloro che, invece, presentano dei redditi a consuntivo superiori ai limiti previsti, cioè coloro che non avevano diritto a ricevere la misura, l’Inps “ha già provveduto a inviare una comunicazione di indebito attraverso la Piattaforma per la notificazione digitale degli atti della pubblica amministrazione Send – Servizio Notifiche Digitali”. In questi casi l’Istituto provvederà al recupero delle somme ingiustamente percepite dai pensionati.

Trattenute da 50 euro sulle pensioni

Per rientrare delle cifre che sono state erogate ingiustamente ai pensionati privi dei requisiti previsti dai bonus bollette contro il caro vita da 200 e 150 euro, l’Inps ha precisato che avvierà, da giugno 2025, un sistema di trattenute direttamente sull’assegno mensile. Queste rate avranno un importo massimo di 50 euro e, “laddove non sia possibile procedere al recupero con trattenuta su pensione” l’Istituto “procederà alla spedizione dell’Avviso di pagamento PagoPA”.

Cosa prevedevano i bonus bollette da 200 e 150 euro

Le misure assistenziali oggetto di verifica da parte dell’Inps sono state, come ampiamente detto, i celebri bonus bollette da 200 e da 150 euro che nel 2022 erano stati previsti dal governo guidato da Mario Draghi per fornire sostegno ai pensionati alle prese con il forte caro energia di quel periodo.

Destinatari delle due differenti misure una tantum erano stati i pensionati con redditi personali imponibili Irpef 2021 che, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superano la soglia limite di 35mila (bonus bollette 200 euro) e 20mila euro (150 euro).

Trattandosi di un requisito reddituale abbastanza chiaro e di facile controllo in fase di concessione viene da chiedersi come sia stato possibile che alcuni pensionati lo abbiano ricevuto senza averne diritto, con alcune parti del sistema che evidentemente non hanno funzionato nel modo migliore, rendendo oggi necessaria la restituzione delle somme da parte dei cittadini.

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