Taglio dei tassi, la rata dei mutui ora costa 203 euro in meno l’anno

Su un mutuo da 100mila euro a 20 anni, la rata è di 76 euro in meno al mese, mentre per lo stesso importo a 30 anni il risparmio è di 81 euro. Benefici anche sul credito al consumo

Pubblicato: 7 Marzo 2025 07:00

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

La Bce ha tagliato il tasso sui depositi di 25 punti base, portandolo al 2,50% rispetto al 2,75% precedente. Anche il tasso sulle operazioni di rifinanziamento è sceso al 2,65% dal 2,90%, mentre quello sui prestiti marginali è stato ridotto al 2,90% dal 3,15%. Questo provvedimento avrà “un impatto significativo sulle rate dei mutui, con risparmi variabili in base all’importo finanziato e alla durata del prestito”, come evidenziato da una ricerca condotta dalla Fabi, il sindacato autonomo dei bancari.

Restano i dubbi per il futuro visti i dazi di Trump

“L’economia fronteggia perduranti difficoltà e i nostri esperti hanno nuovamente corretto al ribasso le proiezioni di crescita“, scrive la Banca Centrale Europea nel comunicato al termine del consiglio direttivo. “La politica monetaria sta diventando meno restrittiva in modo significativo”.

Resta però il nodo dazi, che pesano sicuramente sull’economia europea. A confermarlo è stata anche la presidente della Bce, Christine Lagarde, durante il punto stampa. “Un’escalation delle tensioni commerciali ridurrebbe la crescita dell’area euro, minando le esportazioni e indebolendo l’economia globale”, ha sottolineato. Inoltre, “le crescenti frizioni nel commercio internazionale stanno aggiungendo incertezze alle previsioni sull’inflazione nell’area euro”.

Come cambiano le rate del mutuo

Il taglio dei tassi Bce ovviamente porterà diversi vantaggi ai cittadini, dal punto di vista delle rate. Nel dettaglio, per un mutuo da 100mila euro a 20 anni, la rata mensile scenderà di 76 euro, mentre per lo stesso importo a 30 anni il risparmio sarà di 81 euro. Per un finanziamento di 250mila euro a 30 anni, la riduzione mensile raggiungerà i 203 euro, pari a oltre 2.400 euro all’anno. L’effetto sarà più evidente sui mutui a lunga durata, dove il peso degli interessi è maggiore.

Inoltre, la diminuzione dei tassi agirà da leva per stimolare la crescita dei mutui erogati dalle banche alle famiglie: con il costo del denaro più basso, è probabile che continui la ripresa dei prestiti per l’acquisto della casa. Questa tendenza è iniziata nella seconda metà del 2024: tra maggio e dicembre, i prestiti per la casa sono aumentati di 5,3 miliardi di euro, con una crescita dell’1,3%, passando da 420,8 miliardi a 426,1 miliardi.

“Ottima notizia!  – esulta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Il ribasso è un bene sia per l’abbassamento degli oneri sul debito pubblico sia per le imprese e le famiglie che devono chiedere un prestito sia per chi ha già sottoscritto un mutuo a tasso variabile”.

Secondo lo studio dell’associazione di consumatori, la riduzione dei tassi di 25 punti percentuali, considerando l’ultimo Taeg comunicato da Bankitalia, al 3,55%, e l’importo e la durata media di un mutuo, corrisponde, nel caso vi fosse un pieno trasferimento sull’Euribor, a un calo della rata, per chi ha contratto ora un mutuo a tasso variabile, di 17,50 euro al mese, pari a 210 euro all’anno. Un risparmio che va poi riducendosi man mano che il mutuo si avvicina alla sua scadenza e si paga quasi soltanto la quota capitale.

Scendono anche le rate dei prestiti

Ma la riduzione dei tassi non avrà effetti positivi solo sul mercato immobiliare. Ci saranno vantaggi anche per il credito al consumo, che diventerà progressivamente più conveniente. La media dei tassi d’interesse per il credito al consumo potrebbe scendere, portandosi intorno al 7,65%.

Tra gli esempi di Fabi:

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