Oltre al Fondo di Garanzia per i mutui gestito dalla Consap, esiste un altro strumento che concede agevolazioni per chi intende comprare un immobile. Si chiama “Plafond Casa” ed è frutto di una convenzione siglata nel 2013 tra la CDP (Cassa Depositi e Prestiti) e l’Abi (Associazione Banche Italiane).
Il meccanismo prevede la concessione di un mutuo da parte di una banca a condizioni agevolate, attraverso una provvista di denaro proveniente da CDP.
Il “Plafond Casa” permette di ottenere condizioni più favorevoli per chi compra e ha bisogno di un mutuo perché la banca che lo concede ottiene una garanzia da Cdp. E, quindi, il prestito, per l’istituto di credito, risulta meno rischioso. Però non tutti possono avvalersi di questo strumento: vediamo, quindi, più nel dettaglio come funziona e chi può richiederlo.
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Chi può rivolgersi al Plafond Casa
Lo strumento del Plafond Casa è pensato per offrire benefici contrattuali a coloro che:
- acquistano immobili residenziali ad uso abitativo (preferibilmente come abitazione principale)
- avviano interventi di ristrutturazione con miglioramento dell’efficienza energetica
- acquistano e ristrutturano casa ad uso residenziale e sempre con il requisito dell’efficientamento
Possono beneficiarne tutte le persone fisiche residenti in Italia, ma tra i vari richiedenti la banca dovrebbe dare la priorità:
- ai nuclei familiari composti da giovani coppie sposate o conviventi da almeno due anni
- ai nuclei familiari in cui è presente un soggetto disabile ai sensi della Legge 104
- alle famiglie numerose con almeno tre figli a carico
- all’acquisto dell’abitazione principale preferibilmente appartenente a una delle classi energetiche A, B o C
Attenzione, però, perché la banca alla quale si richiede un mutuo non è obbligata a ricorrere al Plafond Casa.
Plafond Casa: come funziona e qual è l’ammontare dei mutui
Chi intende usufruire dei vantaggi del Plafond Casa deve prima di tutto selezionare una delle banche che hanno aderito alla Convenzione CDP-Abi e avviare una classica istruttoria per il mutuo. La scelta, chiaramente, dovrebbe ricadere sull’istituto che offre le condizioni più vantaggiose in termini di tasso (sia variabile che fisso), frequenza delle rate e garanzie, dato che non sono previste agevolazioni standard. Ogni banca applica le proprie.
Ciò che, invece, è uguale per tutti è l’importo massimo dei mutui erogabili:
- fino a 100mila euro per le ristrutturazioni legate al miglioramento dell’efficienza energetica
- fino a 250mila euro per l’acquisto di case
- fino a 350mila euro per l’acquisto di un immobile in concomitanza di una ristrutturazione edilizia mirata all’efficientamento
Per quanto riguarda la durata, i piani di ammortamento devono avere una durata massima di 10 anni in caso di ristrutturazioni e dai 20 ai 30 anni per quelli relativi all’acquisto di un’unità abitativa (sia prevedendo o meno una ristrutturazione).
Ci sono poi altre agevolazioni che riguardano l’esenzione dall’imposta sostituiva, dall’imposta di registro, ipotecaria, catastale e di bollo, oltre ogni altra imposta indiretta prevista normalmente.
Sul lato banca, l’accesso al plafond è regolato “a sportello”, quindi è possibile ricorrervi fino ad esaurimento delle risorse. Al momento dell’introduzione del Plafond Casa ammontavano a 2 miliardi di euro annuali ma dal 2016 il plafond è salito a 3 miliardi di euro annui.