Affitto senza contratto, i rischi per il locatore e per l’affittuario

Prendere o dare in affitto senza contratto un immobile comporta seri rischi per il locatore e l'affittuario. Il più importante è di dover versare delle pesanti sanzioni

Pubblicato: 13 Luglio 2024 10:48

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

L’affitto senza contratto – più comunemente detto affitto in nero – è un fenomeno ampiamente diffuso in Italia, che permette di risparmiare. Il proprietario, infatti, può dare in locazione il proprio immobile senza versare le dovute imposte. L’inquilino è disposto a risparmiare sul canone che versa ogni mese.

Prima di proseguire è necessario sottolineare che dare in affitto senza contratto un immobile è illegale. Ma anche andarci a vivere dentro. È una soluzione che permette di risparmiare nell’immediato, ma che può rivelarsi problematica nel momento in cui dovesse venire scoperta dall’Agenzia delle Entrate. O quando ci dovessero essere dei problemi tra le parti.

Prendere o dare in affitto senza contratto un immobile crea non pochi problemi al locatore e all’affittuario. Ma vediamo a quali rischi si può andare incontro.

Affitto senza contratto, di cosa si tratta

Dare in affitto senza contratto un immobile permette di risparmiare sulle imposte. Riescono ad accedere a questa agevolazioni illegali il locatore e l’affittuario che non hanno registrato in contratto di locazione presso l’Agenzia delle Entrate. Ma perché si decide di non effettuare la registrazione? Il locatore, in questo modo, riesce ad evadere l’imposta di registro e l’imposta sui redditi. L’operazione è illegale perché le conseguenze portano ad un omesso versamento delle imposte.

Un accordo di affitto senza contratto può essere sottoscritto in tre differenti modi:

Gli affitti senza contratto possono essere di due tipologie diverse:

Affitto senza contratto, i rischi a cui va incontro il locatore

Decidere di dare in affitto senza contratto un immobile crea non pochi problemi. Il proprietario di un immobile, per esempio, è impossibilitato ad attivare le procedure di sfratto per morosità. Anche quando il contratto di locazione è stato sottoscritto in forma privata, il documento viene considerato nullo a tutti gli effetti. La procedura per poter ottenere la liberazione dell’immobile è più lunga e complessa rispetto a quella che si potrebbe seguire se il contratto di locazione fosse stato registrato.

Altro rischio a cui si va incontro nel momento in cui si da in affitto senza contratto un immobile è la nullità degli accordi. Il proprietario non ha la possibilità di richiedere un decreto ingiuntivo per gli eventuali affitti arretrati, mentre l’inquilino potrà chiedere il rimborso dei vari canoni di locazione versati in nero.

Altri svantaggi dell’affitto in nero

Gli svantaggi dell’affitto in nero non finisco qui. Il proprietario dell’immobile deve tenere a mente che può andare incontro alle seguenti situazioni:

Le sanzioni previste per il proprietario

Il proprietario che decide di dare in affitto senza contratto un immobile commette due illeciti amministrativi:

Nel momento in cui l’Agenzia delle Entrate dovesse accorgersi dell’illecito pretende il pagamento delle somme evase. Il proprietario deve mettere in conto le seguenti sanzioni:

Alle sanzioni si aggiunge a un accertamento fiscale fino a 5 anni.

Affitto senza contratto, i rischi per l’affittuario

Inquilino e proprietario sono obbligati in solido ad effettuare il versamento delle imposte relative al contratto di locazione. In particolar modo dell’imposta di registro. Questo significa che anche l’inquilino potrebbe essere chiamato in causa per rispondere di evasione fiscale e dovrà provvedere a formalizzare la registrazione insieme al proprietario.

Ma i rischi per l’inquilino non finiscono qui. Quando viene preso in affitto senza contratto un immobile, l’affittuario non può rivolgersi ad un giudice per far rispettare i propri diritti. Può essere, inoltre, messo alla porta in qualsiasi momento dal proprietario. Corre il rischio, inoltre, di vedersi arrivare una cartella esattoriale con la richiesta di pagamento delle somme non versate.

Contratto di locazione in regola, come tutelarsi

Chi dovesse decidere di regolarizzare il contratto d’affitto in un secondo momento può utilizzare l’istituto del ravvedimento operoso e versare le sanzioni in forma ridotta. ricordiamo che, per essere completamente in regola il contratto deve essere registrato entro 30 giorni dall’inizio dell’affitto.

È possibile accedere all’istituto del ravvedimento operoso anche quando si è optato per la cedolare secca.

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