L’iconoclasta preferito dalla moda, Kim Jones, non è nuovo a stupirci con il suo talento nel fondere tradizione e innovazione. In qualità di direttore artistico di Dior Uomo, ha creato un ponte tra il mondo dell’arte, della moda, della musica e dello streetwear con collaborazioni rivoluzionarie, l’ultima con Stone Island non fa eccezione. Unendo la maestria dell’haute couture di Christian Dior e l’approccio pionieristico del marchio italiano di Monclerai tessuti performanti e al design funzionale, la collaborazione non solo celebra la ricca eredità di entrambi i brand, ma si spinge anche oltre in termini di eleganza e innovazione.
La collaborazione ha debuttato per la prima volta nella boutique Dior di Milano il 14 giugno, seguita da anteprime esclusive a Parigi e Londra il 18 giugno e negli Stati Uniti il 27 giugno. Queste anteprime hanno già generato un notevole fermento nel mondo della moda, sottolineando l’attesa per l’uscita completa il 4 luglio.
L’incontro tra haute couture e ispirazione militare
La collezione è caratterizzata da uno stile sofisticato ma pratico, segno distintivo del guardaroba maschile Dior. Due simboli iconici, il motivo Cannage e la Rosa dei venti, sono presenti sui capi, a simboleggiare l’unione tra tradizione e audacia ultra contemporanea. Le abitudini convergono per diventare ibride, in termini non solo di tecniche e materiali ma anche di atteggiamento e modo d’essere. La funzionalità e l’ispirazione militare di Stone Island si amalgamano con le radici haute couture e le tradizioni sartoriali di Dior. Praticità e artigianalità non sono solo apparenza, poiché entrambi gli approcci, minuziosamente collaudati nel tempo, vengono rispettati, messi in pratica religiosamente ed elevati verso nuovi obiettivi. Il principale punto d’incontro è rappresentato dall’uso di materiali nobili, e in particolare dall’impiego della seta in quanto caposaldo sia dell’abbigliamento militare sia dell’haute couture.
Il caratteristico sistema di tintura utilizzato da Stone Island è visibile in tutta la collezione e trova una rinnovata espressione attraverso la sperimentazione dell’atelier parigino con una serie di ricami tinti in capo, ispirati ai propri archivi dell’Autunno-Inverno 1955 e della Primavera-Estate 2013, e applicati sia alle giacche sia alla maglieria. A tal fine è stata elaborata una tecnica estremamente complessa, mai impiegata prima né da Dior né da Stone Island. Colori e modelli caratteristici degli archivi Stone Island vengono riproposti e alterati in intensità.
Ne è un esempio una giacca militare in raso gommato della collezione Autunno-Inverno 1988-1989, originariamente realizzata in cotone e gomma ma il cui effetto è ottenuto oggi combinando invece seta, cotone e pelle goffrata. In questa collezione, il romanticismo, il rigore e la storia dell’atelier parigino si mescola con la padronanza delle lavorazioni a macchina e con i meticolosi dettagli funzionali che contraddistinguono la tradizione del nord Italia. In questo combinarsi di diversi approcci all’abbigliamento emerge un parallelismo fra due differenti tipi di competenze. Sono il romanticismo, il rigore e la meticolosità di tutti e due gli universi a definire il guardaroba Dior Uomo di oggi. È questo il know-how della nostra epoca.