Stellantis e Trasnova, proroga di 12 mesi e stop ai licenziamenti: il Mimit evita i tagli

Stellantis estende la commessa per Trasnova di 12 mesi, scongiurando oltre 300 licenziamenti dopo le proteste e l'accordo mediato dal Mimit.

Pubblicato: 11 Dicembre 2024 08:14

Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Il settore della logistica respira: Stellantis ha concesso un’estensione di dodici mesi alla commessa che avrebbe dovuto chiudersi il 31 dicembre, ritirando così i licenziamenti per i lavoratori di Trasnova e delle società subappaltatrici Logitech e Teknoservice.

Questo risultato arriva dopo giorni di protesta che hanno visto i lavoratori presidiare gli ingressi dello stabilimento Gianbattista Vico, paralizzandone la produzione.

L’aria negli stabilimenti era rarefatta, e tra i lavoratori aleggiava il malcontento e l’ingiustizia di aver ricevuto una lettera di licenziamento inaspettata. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) è intervenuto, e grazie a un accordo garantisce una proroga di dodici mesi ai contratti di servizio, scongiurando i licenziamenti di Trasnova, Logitech, Teknoservice e Csa, che potranno tirare un brevissimo sospiro di sollievo. Le quattro società operano nei servizi e nella logistica, un settore che risente pesantemente delle difficoltà produttive di Stellantis.

La mediazione del Mimit e il nuovo accordo

Durante l’incontro al Mimit, le principali sigle sindacali (Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr) hanno contribuito ad ottenere questo importante risultato. L’intesa raggiunta ha evitato il taglio di oltre 300 posti di lavoro tra Pomigliano, Melfi, Cassino e Mirafiori.

“Grazie alla richiesta sindacale unitaria, si è ottenuta la proroga dei contratti di servizio per un anno, garantendo la revoca dei licenziamenti”, si legge in una nota congiunta. Questa decisione è sicuramente un punto di svolta nella vertenza, ma l’attenzione si sposta ora sul tavolo istituzionale previsto per il 17 dicembre, dove si discuteranno strategie di lungo periodo per un comparto automobilistico in evidente difficoltà.

Crisi e transizione: il quadro del settore auto

Il settore automobilistico italiano (e non solo, anche europeo, come la Volkswagen e Ford) affronta una crisi senza precedenti. La transizione verso la mobilità elettrica, combinata con il calo dei volumi produttivi, ha messo sotto pressione l’intera filiera.

Stellantis chiuderà l’anno con meno di un milione di veicoli prodotti, un dato che riflette una crisi di scala europea, ma con peculiarità italiane. Gli effetti si fanno sentire soprattutto sulle aziende legate al gruppo automobilistico, come Trasnova, che dipendono da contratti esclusivi per la logistica.

Stellantis ha sottolineato il proprio contributo nella risoluzione della crisi con Trasnova, rinnovano il proprio impegno a investire nelle risorse interne e ridurre il ricorso agli ammortizzatori sociali durante la transizione verso l’elettrico. “L’accordo siglato al ministero nasce nel solco del senso di responsabilità di Stellantis, che ha proposto questa soluzione per consentire a Trasnova di intervenire nei prossimi 12 mesi e trovare misure di diversificazione della clientela”, si legge in una nota ufficiale.

Trasnova e le prospettive future

Trasnova, che ora opera quasi esclusivamente per Stellantis, aveva annunciato licenziamenti collettivi per 97 lavoratori distribuiti nei principali siti produttivi italiani. Le lettere di licenziamento da parte delle aziende subappaltatrici Logitech, Teknoservice e Csa avrebbero portato il totale dei posti a rischio a quasi 300 prima del 2025.

Con l’accordo raggiunto, Trasnova non solo ritira le procedure di licenziamento, ma si impegna a diversificare il proprio modello di business, puntando a ridurre la dipendenza dalla monocommittenza e a esplorare nuove opportunità di sviluppo. Insomma, una mossa che prende tempo, ma che comunque dà respiro ai lavoratori.

Il commento della politica

Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha espresso soddisfazione per l’accordo: “Pare che la vertenza Trasnova sia stata risolta: noi siamo sempre stati al loro fianco”.

Anche Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha commentato: “L’accordo con Stellantis è una buona notizia, ma questa battaglia non si ferma. Il governo deve ripristinare i 4,6 miliardi del fondo per l’automotive e lavorare a un piano europeo per sostenere la transizione e tutelare i lavoratori”. Una prospettiva praticamente irrealizzabile, visto che il Governo in Manovra stanzierà un miliardo per l’automotive.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963